ALIMENTAZIONE: OBBLIGO INDICAZIONE IN ETICHETTA DELLA SEDE DELLO STABILIMENTO

News / Associazioni di mestiere - martedì 24 ott 2017 | A cura dell'Ufficio Stampa


È stato pubblicato su G.U. il Decreto legislativo che reintroduce in Italia l'indicazione obbligatoria in etichetta della sede e dell'indirizzo dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento per i soli prodotti alimentari preimballati destinati al mercato nazionale, in quanto i prodotti destinati o realizzati in altri paesi dell'area comunitaria non saranno soggetti all'obbligo.
La motivazione del provvedimento sta nel garantire una corretta informazione al consumatore ed una immediata rintracciabilità dell'alimento da parte degli organi di controllo.
 
Per il Presidente di Confartigianato Alimentazione, Massimo Rivoltini, la mancata estensione dell’obbligo agli altri paesi dell’Unione Europea determina una palese disparità di concorrenza, favorendo le imprese multinazionali, molto spesso proprietarie di marchi nazionali, in quanto questa tipologia di imprese preferisce produrre dove è meno costoso.
 
Nel complesso comunque, per Confartigianato Alimentazione la valutazione del provvedimento è positiva in quanto l’indicazione potrebbe aiutare il consumatore a scegliere consapevolmente un alimento rispetto a un altro anche in considerazione del paese o la regione dove è prodotto, e ciò potrebbe avvantaggiare gli artigiani e le piccole imprese che di solito preferiscono utilizzare materie prime locali e metodi di produzione tipici (per sottolineare il legame con il territorio), offrendo, grazie ad una filiera più corta, maggiori garanzie di qualità, sicurezza, naturalità e valenza culturale ai consumatori.
 
 

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