IL COMPARTO COSTRUZIONI E' FONDAMENTALE PER LA RIPRESA ECONOMICA DEL TERRITORIO

News / Associazioni di mestiere - sabato 21 mag 2016 | A cura dell'Ufficio Stampa


Confartigianato, anche nel 2016, ha monitorato, l’andamento del settore delle costruzioni del nostro territorio analizzando 'i numeri' della grave crisi che ha colpito il settore delle costruzioni in questi anni.
 
In un silenzio “assordante” in questi ultimi 8 anni il settore delle costruzioni della nostra Provincia ha perso oltre 3.500 lavoratori, dei quali 353 solo nell’ultimo anno.
 
Una somma di tante piccole imprese edili che ha chiuso o ridimensionato drasticamente la propria forza lavoro senza mai apparire agli onori della cronaca.
 
E pensare che il comparto delle costruzioni è da sempre per il nostro territorio un settore economicamente di prioritaria importanza, sia per le eccellenze che esprime in termini di know how e organizzazione d’impresa, sia per il radicamento che ha nella società civile, ad esempio una delle prime Scuole Edili d’Italia è nata nell’immediato dopoguerra proprio a Ravenna.
 
Abbiamo intitolato questa ricerca sullo stato in cui versa il settore edile: “gli anni della crisi – 2008 – 2015”, visto che al suo interno viene analizzato l’andamento del comparto in questi ultimi otto anni.
 
In provincia di Ravenna le imprese iscritte alla Cassa Edile (quelle con dipendenti, quindi) nel periodo 2008 - 2015 sono diminuite del 57%, passando da 1.199 a 516. Il dimezzamento del numero delle imprese ha portato a una riduzione del 57% dei lavoratori e del 58% delle ore retribuite, con una perdita di valutabile in oltre 65 milioni di euro di retribuzioni di cui oltre 4.800.000 solo nel 2015.
 
Un altro elemento preso in considerazione dalla ricerca sono stati gli oneri d’urbanizzazione incassati dai Comuni di Ravenna, Faenza e Lugo. In otto anni gli incassi per questo tributo sono diminuiti rispettivamente del 65%, del 88% e dell’70%.
 
In termini di credito lo stock dei prestiti (febbraio 2016 su febbraio 2015 e 2012) concesso alle imprese del comparto delle Costruzioni della provincia di Ravenna è di 1,3 miliardi di euro. In diminuzione di 443,9 milioni di euro, con un calo del 25,4%, rispetto a 4 anni prima (2012) e di 8,3 milioni di euro, con un calo dello 0,6%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (2015) 
 
In tema di finanziamenti concessi alle imprese osserviamo che il comparto delle Costruzioni a Ravenna registra flessioni meno accentuate rispetto alla media regionale: pari al -25,4% a febbraio 2016 rispetto a febbraio 2012 e al -0,6% a febbraio 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
 
Purtroppo le sofferenze registrate per le imprese del settore delle Costruzioni mostrano un incremento del 5,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 476,7% rispetto a 4 anni fa. Il peso delle sofferenze sugli impieghi pari al 22,4% a dicembre 2015, risulta maggiore di ben 18,3 punti rispetto all’incidenza registrata nel 2011 (3,5%).
In tema di sofferenze, va evidenziata la difficoltà delle imprese che svolgono lavori pubblici. In pratica l’impresa, con l’introduzione dello Split Payment, continua a pagare l’Iva ai propri fornitori senza incassarla in quanto versata all’erario dal committente pubblico, aumentando così l’attuale difficoltà finanziaria a causa della inevitabile riduzione della liquidità. 
 
 
Questa pesantissima situazione ha bisogno di risposte certe e soprattutto efficaci che le Amministrazioni Locali devono mettere in campo con coraggio e determinazione. 
 
Come? 
 
Andando a snellire le procedure degli attuali Regolamenti Urbanistici (RUE) prevedendo reali e tangibili incentivi all’adeguamento sismico e all’efficientemento energetico degli immobili esistenti. A parere di Confartigianato ci vuole più coraggio e oltre a prevedere incentivi urbanistici, percorsi autorizzativi dedicati e veloci, occorrono incentivi fiscali con detrazioni sulle imposte comunali sugli immobili (TASI e IMU). L’obiettivo è quello di “far passare” il messaggio che oggi ristrutturare casa burocraticamente è facile, e che gli incentivi statali (del 65 o 50 per cento) accompagnati da quelli urbanistici danno reali opportunità economiche. 
 
In allegato, qui sotto, trovate la versione completa dello studio, realizzato dal settore Sindacale di Confartigianato Ravenna grazie ai dati statistici forniti da Camera di Commercio della Provincia di Ravenna, Cassa Edile della Provincia di Ravenna, Osservatorio MPI  Confartigianato Emilia Romagna.
 
A parere di Confartigianato le possibilità per un rilancio ci sono. Non servono sovvenzioni a pioggia o assistenzialismo, sono necessarie però politiche serie, innovative, coraggio da parte dei nostri Pubblici Amministratori. 
 
Se davvero siamo uno dei territori all’avanguardia del nostro Paese, per i nostri Enti Locali è davvero il momento di dimostrarlo, con i fatti.
 

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