RICHIESTE DI ATTESTAZIONE PER L'APPLICAZIONE IN FATTURA DELLA PROCEDURA IVA DELLA SCISSIONE DEI PAGAMENTI

News / Fisco e consulenza aziendale - lunedì 03 lug 2017 | A cura dell'Ufficio Stampa


In base alle modiche apportate dalla recente “manovra correttiva” contenute nella Legge di conversione del DL n. 50/2017 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, in materia Split Payment, due le novità a partire dal 1° luglio 2017:

Ø  Anche i professionisti saranno fra i fornitori destinatari di fatture con la “scissione dei pagamenti senza l’Iva” (esteso il meccanismo alle prestazioni di servizi che scontano la ritenuta alla fonte)

Ø  Il meccanismo dello Split Payment si estenderà:

·        a tutti i soggetti appartenenti alla Pubblica Amministrazione;

·        alle società controllate direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri, società controllate direttamente dagli enti pubblici territoriali, nonché società da queste a sua volta controllate;

·        alle società quotate inserite nell’Indice FTSE MIB della Borsa Italiana

 

Molti operatori hanno ricevuto e riceveranno prossimamente dai loro fornitori delle lettere con oggetto la “richiesta di attestazione per l’applicazione in fattura della procedura Iva della Scissione dei pagamenti (art.17 ter del Dpr 633/72).

La suddetta procedura che molte ditte stanno seguendo è dovuta al fatto che dal 1° luglio devono emettere fatture senza essere in grado di riuscire a individuare quali siano gli enti e le società che sono sottoposte al regime split payment.

In futuro non ci dovrebbe più essere la necessità di inviare queste richieste in quanto sono state pubblicati cinque specifici elenchi (consultabili anche per codice fiscale), che possono essere visionati al seguente indirizzo http://www.finanze.it/opencms/it/fiscalita-nazionale/Manovra-di-Bilancio-2017/Scissione-dei-Pagamenti-d.l.-n.-50_2017/ e che verranno costantemente aggiornati.

Se le ditte destinatarie della richiesta non fanno parte dell’elenco sopra riportato, come indicato nella lettera ricevuta, basterà non rispondere per ricevere una normale fattura con il regime Iva ordinario.

 

 


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