RAVENNA: LE ASSOCIAZIONI DELL'ARTIGIANATO A CONFRONTO CON IL SINDACO

News / Varie - giovedì 21 gen 2010 | A cura dell'Ufficio Stampa


I gruppi dirigenti di Confartigianato e Cna del comune di Ravenna hanno incontrato, nella serata di martedì 19 gennaio scorso, il Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, l’Assessore all’Artigianato e PMI, Matteo Casadio e l’Assessore al Bilancio Alberto Cassani.
Nel corso della serata i Presidenti delle due Associazioni (Roberta Pari e Andrea Dalmonte) hanno illustrato agli amministratori i documenti contenenti osservazioni e proposte che, unitariamente, sono stati redatti in merito alla discussione sul Bilancio Comunale approvato nelle settimane scorse.

Riportiamo il testo del documento presentato da Cna e Confartigianato:

Nel redigere il documento di osservazioni al Bilancio di previsione 2010 abbiamo avuto un lavoro “facile” perché gli scenari che si prevedevano e che avevamo segnalato nel documento dell’anno passato si sono purtroppo avverati. Stiano infatti registrando la temuta forte instabilità che si è ripercossa nel mondo del lavoro, dove sempre di più il sistema della piccola e media impresa e dell’artigianato subisce pesantemente la attuale recessione economica, che obbliga le aziende ad un maggiore ricorso alla cassa integrazione o alla sospensione dei propri lavoratori dipendenti. Situazione difficile per il nostro territorio, che, anche se ha tenuto meglio di altri, risente oggi di forti difficoltà.

Gli artigiani e le PMI hanno e stanno facendo argine a questa situazione. A livello nazionale c’è bisogno di soluzioni, di atti immediati, semplici e concreti, che consentano a tutte le imprese di affrontare le difficoltà della crisi. Le nostre Associazioni hanno denunciato che la tenuta sociale dell’Italia dipende dalla tenuta del sistema delle piccole imprese. La Legge Finanziaria ed i provvedimenti anticrisi varati fino ad oggi non sembrano andare nella giusta direzione. Uno dei motivi delle critiche che le nostre Associazioni nazionali hanno mosso all’attuale Governo è proprio legato al mancato allargamento dei vincoli imposti dal patto di stabilità agli enti locali. In questo senso ci auguriamo una revisione del patto di stabilità ed una vera riforma federalista dello Stato che porti ad una maggiore autonomia finanziaria degli enti locali.

In questo contesto economico è quindi necessario che gli Enti Locali continuino e rafforzino il loro sostegno ed incentivare la piccola e media impresa, consolidando principalmente i consorzi fidi che in questi anni hanno dato un grande contributo alla crescita dell’economia. Per questo motivo rileviamo positivamente che il Comune di Ravenna ha previsto di aumentare il proprio apporto economico di 100.000 euro ai Consorzi Fidi e non nascondiamo la nostra richiesta che questo plafond sia aumentato.

Certo che se facciamo un passo indietro, nel 2007, i Patti di Stabilità che i Comuni dovevano rispettare erano diversi, com’era diversa la loro disponibilità d’investimento; anche l’autonomia delle Amministrazioni Comunali sul tema ICI era differente. Sul piano economico si registravano indici di crescita e non gli attuali indici di grave crisi che vedono a rischio molte delle piccole e medie imprese,ossatura portante dell’economia ravennate. Un dato su tutti: nel 2009 gli oneri di urbanizzazione incassati dal Comune di Ravenna registrano una diminuzione di oltre 3 milioni di euro.


Proprio per questo stato generale delle cose, che vede gli Enti Locali in forte difficoltà, alle poche risorse economiche messe a disposizione per gli investimenti si devono affiancare politiche che pur non costando nulla alle casse del Comune diano “respiro” e soprattutto la sensazione alle imprese che gli Enti Locali gli sono vicino.

In questa situazione abbiamo in questi mesi invitato l’Amministrazione Comunale ad essere capace anche di modificare i propri programmi per rendersi più duttile nei confronti della grave crisi che sta attraversando la nostra società.

Scelte quali:
- la limitazione introdotta dal Comune di Ravenna al piano casa della Regione che esclude le zone definite dalla pianificazione urbanistica “Tessuti Saturi” e “Tessuti a morfologia unitaria autonoma da mantenere” ricadenti nello spazio urbano Città consolidata e in via di consolidamento,
- l’introduzione di nuove ZTL in mancanza di risorse per immediati investimenti tali da consentire la realizzazione di nuove infrastrutture per i parcheggi e la riqualificazione dell’arredo urbano delle vie interessate a tali restrizioni,
che anche in momenti “normali” avrebbero registrato le nostre critiche, in questo particolare momento assumono una maggiore valenza che l’insieme dei mestieri, delle professioni e del sistema delle piccola e media impresa annota negativamente.

Questi nostri giudizi ai provvedimenti sopraccitati, vogliamo affermarlo nuovamente, non sono mai stati dettati da posizioni preconcette, come ad esempio il nostro no alla realizzazione di un centro di culto alle Bassette, ma esclusivamente da valutazioni espresse nell’ambito della nostra attività a tutela e a favore della competitività delle imprese che rappresentiamo. Valutazioni che ovviamente non rimarchiamo perché già ampiamente conosciute, ma che con determinazione confermiamo.

Confartigianato e Cna quindi, non esprimono solo delle valutazioni critiche.

Il documento approvato dalla Giunta nel mese di novembre, propedeutico al documento di bilancio, è stato un atto che riporta novità importanti richieste da qualche tempo anche dalle nostre Associazioni, come ad esempio il pagamento diretto ai subappaltatori e la possibilità di cessione del credito.

Abbiamo sostenuto, con la nostra convinta adesione, l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Ravenna nel rivendicare pari dignità tra tutti i territori interessati a estrazioni d’idrocarburi che ha portato alla presentazione di un’apposita proposta di legge che se approvata consentirebbe al nostro Comune di avere maggiori entrate valutate in circa 5 milioni di euro.

Condividiamo la proposta presente nel bilancio a favore delle famiglie in difficoltà a causa di provvedimenti di sospensione del lavoro (cassa integrazione), e cioè sulla scelta di mettere a disposizione risorse straordinarie per finanziare il fondo anticrisi (800 mila euro), che si aggiunge ai fondi addizionale Irpef e TIA.

E’ stato apprezzato l’accoglimento, anche se parziale, della nostra proposta (fatta congiuntamente alle organizzazioni del Commercio) di sperimentare nuove forme per rendere più accessibile il nostro centro storico durante il periodo natalizio e di rendere gratuiti i parcheggi dalle 16 alle 20 dall’8 dicembre al 6 gennaio. E’ stato sicuramente, seppure timido, un gradito segnale “politico” che noi speriamo sia in futuro più coraggioso e che vada a sperimentare non solo altri periodi di gratuità dei parcheggi, ma anche Sirio.

Abbiamo registrato positivamente il lavoro di coordinamento svolto dall’Amministrazione Comunale per la stesura di un nuovo protocollo sugli appalti e sulle regole fondamentali che attengono all’esecuzione in qualità dei lavori per la realizzazione delle opere pubbliche. Il sistema di affidamento delle opere pubbliche con il criterio del massimo ribasso, infatti, non ha sempre dato i risultati previsti andando a volte a penalizzare le imprese locali e la qualità stessa degli interventi.

Così come l’impegno della Amministrazione Comunale e dello stesso Consiglio Comunale di andare all’approvazione in tempi rapidi del nuovo Piano dell’Arenile che auspichiamo incentivi gli investimenti.

Nei capitoli degli investimenti previsti annotiamo un’importante quota dedicata alle manutenzioni del patrimonio pubblico. In molte occasioni abbiamo posto l’accento che nel breve periodo questi interventi possono diventare un’importante opportunità per tutto il settore delle costruzioni e dell’impiantistica del nostro territorio soprattutto se verranno utilizzate appieno le modalità previste dall’attuale ordinamento legislativo in tema di appalti pubblici quali il cottimo fiduciario o la procedura negoziata. Se come annunciato dal Sindaco, saranno quindi sfruttate tutte le opportunità del Codice Appalti per cercare di mantenere sul territorio la ricaduta degli appalti, allora significa che siamo sulla giusta strada che abbiamo più volte richiesto durante l’anno.

Vogliamo ricordare che oltre il 40 per cento delle imprese artigiane della provincia fa parte del settore delle costruzioni, crediamo che gli enti locali, come il Comune di Ravenna, possano e debbano ricoprire un ruolo importante affinché la cultura del fare non sia frenata da un eccessivo peso della burocrazia.

In questa logica, pur apprezzando il lavoro svolto dal Nucleo per la semplificazione attivato dall’Amministrazione Comunale ed i risparmi previsti per il costo della macchina comunale, riteniamo prioritario che le competenze dello Sportello Unico delle Attività Produttive siano ricomprese nello Sportello Unico dell’Edilizia e che, per le concessioni riferite ai nuovi insediamenti produttivi, sia utilizzata la metodologia prevista dalla conferenza di servizi, garantendo così tempi più brevi per il rilascio delle autorizzazioni. Oltre a velocizzare gli iter burocratici si otterrebbero risparmi economici, sia per il Comune, sia per l’impresa.

In tema d’investimenti nella proposta di bilancio di previsione 2010 l’Amministrazione Comunale di Ravenna ha destinato oltre 56 ml di euro. Al netto del project finacing per il Mercato Coperto e della permuta per il nuovo Polo Uffici di via Berlinguer che difficilmente verranno cantierati nel 2010, la spesa quindi per investimenti si attesterà sui 36 milioni. Una cifra che riteniamo sovra stimata visto che tiene conto di un mutuo di 9,5 milioni di euro, somma quest’ultima forse non propriamente compatibile con i vincoli fissati del patto di stabilità.

Da ultimo una considerazione anche sul settore del turismo, importante settore per l’economia ravennate che ha visto per la prima volta superare nel 2009 i 3 milioni di presenze.
Crediamo che l’artigianato abbia i fondamentali per essere un attore della crescita di questo comparto, ciò non per una mera autoreferenzialità associativa legata alla partecipazione delle nostre proprie rappresentanze nel settore turistico o dei servizi al turismo come il trasporto persone, i bed & breakfast, gli stabilimenti balneari, il wellness, ecc, ma per sollevare e richiamare l’attenzione sul ruolo e sulle potenzialità che ha oggi l’artigianato nel suo complesso e, in particolare, con le specificità dei settori artistici ed enogastronomici in una logica di promozione più complessiva di un territorio.

Non a caso abbiamo formulato al Comune di Ravenna la nostra richiesta affinché nella ristrutturazione del Mercato Coperto siamo previsti spazi esclusivi destinati all’imprese dell’artigianato artistico, enogastronomico e dei servizi.

CNA e Confartigianato del Comune di Ravenna hanno espresso con questa nota una prima valutazione della proposta di bilancio presentata in Consiglio Comunale. Con lo spirito che ci ha sempre contraddistinto e come nostra consuetudine, per dare un contributo concreto alla discussione nell’interesse delle imprese che rappresentiamo e per un consolidamento e rafforzamento della struttura socio economica del nostro Comune.


Il Presidente
Confartigianato Ravenna
Roberta Pari

Il Presidente
CNA Comunale Ravenna
Andrea Dalmonte

Nel corso dei numerosi interventi della serata sono stati anche approfonditi alcuni grandi progetti sui quali Confartigianato e Cna hanno apportato un fattivo contributo come la cittadella della nautica, il nuovo Terminal Traghetti a Porto Corsini, la Darsena di città, e il Piano dell’Arenile. E complessivamente è emersa chiara e forte la volontà da parte degli imprenditori di continuare ad investire e credere nello sviluppo del nostro territorio, anche in un periodo difficile come questo.
Cna e Confartigianato continueranno a dare il proprio contributo concreto e costruttivo nell’interesse delle sempre più numerose imprese che rappresentano, con l’obiettivo di consolidare e rafforzare la struttura socio economica del nostro Comune e per rafforzare l’attrattività e la competitività di questo territorio.
 


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