CONFERENZA ECONOMICA, IL PARERE DELLE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE

News / Ufficio sindacale - mercoledì 15 dic 2010 | A cura dell'Ufficio Stampa


L’artigianato e la piccola impresa mettono a disposizione tutte le loro capacità e le loro risorse per avviare sul territorio un grande progetto di trasformazione economico e sociale che sappia mettere in campo forti elementi di innovazione e di solidarietà. Ciò potrà quindi essere una base concreta affinché le prospettive emerse dai positivi lavori della Conferenza Economica e che hanno registrato sui vari temi una larga convergenza da parte delle istituzioni, delle associazioni imprenditoriali e dei sindacati, si trasformino in azioni tangibili per rilanciare la nostra economia.


Questo è, in estrema sintesi, il parere espresso dai presidenti di Confartigianato, Daniele Rondinelli e di Cna, Mauro Cassani, che hanno partecipato ai lavori della Conferenza. 


Confartigianato e Cna, inoltre, hanno evidenziato l’importanza che riveste per il nostro territorio il sistema dell’imprenditoria diffusa. Un sistema fortemente articolato che oggi cerca di affrontare la crisi ancora in atto soprattutto attraverso la diffusione di processi di formazione di nuove reti.
Processi complessi che puntano a rendere più competitive le nostre imprese attraverso il rafforzamento del capitale delle reti, la dotazione di nuove competenze professionali e di strumenti innovativi, la realizzazione di piani di sviluppo commerciali di rete anche sui mercati esteri.
 

Questo grande sforzo di cooperazione e di innovazione compiuto dal segmento della piccola media impresa  - e fortemente sostenuto dalle nostre due Associazioni - si inserisce perfettamente nel solco di quelle iniziative, auspicate in particolare dal vicepresidente della Provincia, Claudio Casadio, in grado di supportare un forte cambiamento nelle politiche  e nelle azioni per un nuovo sviluppo del territorio.
“Un cambiamento indispensabile - sottolinea Casadio - se vogliamo agganciare il treno della ripresa come  già hanno fatto o stanno facendo altri Paesi in ambito europeo”.


Secondo Confartigianato e Cna tre sono gli elementi di discontinuità indispensabili per individuare nuove traiettorie di crescita per il territorio ravennate.
L’economia verde, dove l’ambiente da vincolo si trasforma realmente in grande opportunità di sviluppo in grado di creare nuovi mercati, nuove imprese e nuovi bacini occupazionali. In questo ambito si inseriscono anche tutti gli interventi per la messa in sicurezza del territorio e per la riqualificazione dei tessuti urbani.
Tutta la filiera del cosiddetto sviluppo sostenibile, fortemente contraddistinto da elementi di qualità, innovazione e ricerca in grado di specializzare e riqualificare i nostri segmenti produttivi nell’ottica di ricercare e sviluppare nuove attività in grado di produrre ricchezza e occupazione senza compromettere i fabbisogni delle generazioni future.
Il welfare che si trasforma da costo a risorsa attraverso forti politiche improntate sui princìpi della  coesione sociale, capace di offrire nuovi servizi, nuove opportunità  e soprattutto identificando e realizzando dividendo sociale.


Cna e Confartigianato sono, inoltre, fortemente convinte che - se è vero che la crisi ci ha reso più deboli e vulnerabili - è altrettanto vero che il Paese può ripartire, soprattutto dal livello locale.
La scarsità delle risorse ora disponibili deve però farci riflettere sempre più su quanto sia indispensabile concepire in maniera diversa  la sussidiarietà orizzontale che, attraverso un maggiore coinvolgimento degli attori privati, diventa un elemento fondamentale per definire nuove strategie di sviluppo del territorio e per coniugare sapientemente efficienza e risparmio.
 

Per le Associazioni dell’Artigianato e della piccola e media impresa, la globalizzazione dei mercati  e degli scambi sociali e culturali costringe tutti a fare i conti rapidamente con dimensioni a cui non si era abituati. Il nuovo capitalismo delle reti sta proprio nella complessità dei flussi che guidano il mercato globale (delle merci, della finanza, delle persone, ecc.) e l’obiettivo principale di ogni territorio che vuole stare nella competizione da protagonista diventa come riuscire a intercettare questi flussi, utilizzando come valore la propria identità e le proprie specificità.


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