CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO DIGNITA’: ECCO LE NOVITA’ FISCALI

News / Fisco e consulenza aziendale - martedì 14 ago 2018 | A cura dell'Ufficio Stampa


Il 7 agosto us, è stato definitivamente convertito in legge il DL n.87/2018 “Decreto Dignità” dal titolo “Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese”.

 

Le novità più rilevanti in materia di semplificazione fiscale sono:

Ø  redditometro;

Ø  spesometro;

Ø  split payment.

 

REDDITOMETRO

A partire dall’anno d’imposta 2016, cambiano le modalità di accertamento sintetico (redditometro). In particolare il Decreto Dignità prevede che il MEF possa emanare il decreto che individua gli elementi indicativi di capacità contributiva dopo aver sentito l’ISTAT e le associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori per gli aspetti riguardanti la metodica di ricostruzione induttiva del reddito complessivo in base alla capacità di spesa ed alla propensione al risparmio dei contribuenti.

 

SPESOMETRO

Relativamente alla facoltà di trasmettere i dati con cadenza semestrale le nuove scadenze sono:

Ø  il 30/9 per l’invio dei dati relativi al primo semestre;

Ø  il 28/2 per l’invio dei dati del secondo semestre

Ø  il 28/2 anche per l’invio del terzo trimestre (anziché il 30/11) nel caso di opzione invio trimestrale.

 

Introdotto inoltre, con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2018, l’esonero dall’invio della comunicazione per i produttori agricoli di cui all’art.34, comma sesto, Dpr 633/72. Si tratta degli agricoltori che nell’anno precedente hanno realizzato un volume d’affari non superiore a 7 mila euro costituito, per almeno due terzi, da cessione di prodotti compresi nella tabella A allegata al suddetto Dpr 633/72

 

SPIT PAYMENT

Ripristinato per i professionisti l’esonero dallo split payment (scissione dei pagamenti) per le fatture emesse successivamente al 14 luglio (data di entrata in vigore del Decreto Dignità). In pratica i professionisti sono esclusi dal meccanismo di cui sopra, in quanto non applicabile alle prestazioni di servizi i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta o di acconto.

 

 

Gli uffici fiscali dell’Associazione restano a disposizione per ulteriori chiarimenti.


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