CREDITO D'IMPOSTA PER CHI INVESTE IN PUBBLICITA' DAL 2018

News / Credito e incentivi - martedì 26 set 2017 | A cura dell'Ufficio Stampa


Dal 2018, imprese e professionisti che investono in pubblicità sulla stampa, sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, sia analogiche che digitali potranno godere del beneficio di un credito d’imposta. La novità è contenuta in un emendamento alla Manovra correttiva 2017 approvato dalla Camera dei deputati. Con la nuova norma, a partire dal 2018, viene introdotto un bonus sotto forma di credito d’imposta, che sarà calcolato come differenza con l’ammontare degli investimenti effettuati da imprese e professionisti sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente e sempre che quelli dell’anno oggetto di agevolazione siano almeno superiori dell’1% a quelli dell’anno prima.

Se per esempio, nel corso del 2017 un’azienda ha sostenuto spese pubblicitarie sui giornali pari a 10.000 euro, per poter godere dell’agevolazione è necessario che nel 2018 la stessa azienda investa 10.100 euro. Il credito d’imposta sarà calcolato sui 100 euro aggiuntivi di spesa pubblicitaria.

L’aliquota del credito d’imposta è pari al 75% della somma incrementale degli investimenti effettuati, ma può arrivare fino al 90% nel caso in cui le spese di pubblicità siano sostenute da PMI e start up innovative.

BENEFICIARI

I destinatari della norma sono “le imprese e i lavoratori autonomi”. Il credito d’imposta potrà essere richiesto dalle imprese a prescindere dalla loro forma giuridica e dai lavoratori autonomi come i liberi professionisti con albo e senza albo.

SPESE AMMESSE

L’agevolazione si applica agli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali. Dalla lettura della norma, non si evince nessun limite sugli strumenti pubblicitari ammissibili.

COME SI CALCOLA IL BONUS

Occorrerà fare il confronto tra gli investimenti sostenuti nell’anno 2017 e quelli del 2018. In caso di esito positivo (cioè se nell’anno n+1 si è investito almeno l’1% in più), sul valore incrementale degli investimenti effettuati potrà essere applicata l’aliquota del 75%.

L’importo del credito d’imposta così determinato andrà inserito nel quadro RU della dichiarazione dei redditi e potrà essere utilizzato in compensazione mediante il modello di pagamento F24.

I dettagli tecnici della norma, saranno oggetto di un apposito decreto attuativo che dovrà essere adottato entro il 22/10/2017.

 

 


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