PER GLI ASSOCIATI LA PEC DI IMPRESA SEMPLICE E' GRATIS

News / Affari generali e inizio attività - martedì 09 nov 2010 | A cura dell'Ufficio Stampa


La Confartigianato nazionale e Telecom Italia hanno firmato un accordo che permette agli imprenditori associati di usufruire gratuitamente fino alla fine del 2011 di Certific@, il servizio di posta elettronica certificata (PEC) di Telecom Italia. La PEC è lo strumento informatico, voluto dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione, per ridurre il costo della burocrazia a carico delle imprese e beneficiare di un considerevole risparmio di tempo e denaro perché permette di eliminare code o lunghe attese agli sportelli degli uffici.


Perché la PEC?
La posta elettronica certificata o PEC è lo strumento che dà a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale.
L’e-mail diventa così equivalente ad una raccomandata con ricevuta di ritorno, con l’attestazione della data e dell’orario esatto di invio e di consegna. L’avvenuta consegna dell’e-mail viene garantita. Nel caso non sia possibile consegnare il messaggio l’utente viene informato.


CERTIFIC@: la PEC di Telecom Italia
Certific@ è il servizio di Posta Elettronica Certificata di Impresa Semplice di Telecom Italia, con cui l’Impresa invia e-mail con valore legale.
Con Certific@ è possibile agevolare le relazioni tra imprese e istituzioni.
Inoltre il risparmio è doppio:
- tempo: niente più code agli sportelli postali;
- costi: l’invio di messaggi di posta elettronica ha costi inferiori all’invio di raccomandate a/r tradizionali.
Grazie all’accordo tra Confartigianato Imprese e Telecom Italia, tutti gli associati possono usufruire gratuitamente di Certific@ fino alla fine del 2011 (dal 1/01/2012 il servizio sarà a pagamento secondo il listino commerciale in quel momento vigente).
Certific@ è disponibile per tutti gli Associati, attraverso una semplice procedura di attivazione.

Per informazioni ed approfondimenti è possibile rivolgersi presso gli uffici della Confartigianato come da specchietto pubblicato qui sotto:

Sede di Ravenna
Viale Berlinguer, 8 - Tel. 0544.516111
Alberto Alberani - Tania Menghi

Ufficio di Cervia
Via Levico, 8 - Tel. 0544.71945
Anna Vaccaro

Ufficio di Russi
Via Trieste, 26 - Tel. 0544.580103
Daniela Castellari

Ufficio di Bagnacavallo
Via Vecchia Darsena, 12 - Tel. 0545.61454
Rossella Galanti

Ufficio di Lugo
Via Foro Boario, 46 - Tel. 0545.280611
Danilo Savioli - Carla Nerozzi

Ufficio di Faenza
Via B. Zaccagnini, 8 - Tel. 0546.629711
Rosa Mattioli - Katia Lasi

 

Ma che cos'è la PEC? Quali attenzioni avere? Come attivarla?
Riportiamo l'articolo pubblicato sul numero di novembre di AziendePiù:
La Posta Elettronica Certificata è un sistema di posta elettronica (e-mail), che consente di inviare documenti informatici fornendo anche la certificazione dell’invio e dell’avvenuta o mancata consegna, ma anche del contenuto del messaggio scambiato tra il mittente e il destinatario.
Se entrambe le caselle di posta elettronica, sia quella del mittente sia quella del destinatario, sono caselle P.E.C., il messaggio viene ad avere lo stesso valore legale della tradizionale raccomandata con avviso di ricevimento.
Le caratteristiche della P.E.C. infatti, definite nel Decreto del Presidente della Repubblica 11.2.2005 n. 68 e nei collegati documenti tecnici, consentono a questo sistema di garantire un servizio più completo e sicuro, unendo l'immediatezza nella consegna tipica della e-mail, alla validità legale. Infatti le ricevute (di invio e di consegna del messaggio) rappresentano una prova legale opponibile a terzi che il messaggio inviato è giunto a destinazione.
A questi si uniscono la certificazione del contenuto del messaggio trasmesso (nella raccomandata
A/R tradizionale viene certificata la spedizione/ricezione ma non il contenuto) e la sicurezza, dato che i messaggi viaggiano su canali sicuri e vengono "firmati" alla sorgente e verificati a destinazione, in modo da garantirne l’inalterabilità.
Un altro vantaggio è l'economicità: a parte gli ovvi costi di connessione (ormai presente nella quasi totalità delle aziende), per la P.E.C. si paga solo il canone annuo per l'attivazione del servizio.
La casella di P.E.C., quindi, potrà essere utilizzata come una normale casella di posta elettronica, ma anche per effettuare tutte quelle comunicazioni “ufficiali” per le quali il mittente vorrà avere delle evidenze con valore legale dell’invio e della consegna del messaggio.
Le modalità di accesso sono infatti simili a quelle della tradizionale e-mail, ma i messaggi inviati
con la posta certificata viaggeranno “imbustati”: il contenuto del messaggio non è infatti nel messaggio stesso, ma è inserito in un allegato che dovrà essere aperto a parte dal destinatario.
Si tratterà quindi di adattarsi ad una gestione dei messaggi scambiati un po’ più complessa rispetto
a quella di una normale casella: ai messaggi veri e propri, come abbiamo visto, si sommano i messaggi di servizio relativi alle varie notifiche di consegna e/o di ricezione. Tali notifiche devono essere conservate come prova, proprio come siamo abituati a fare da sempre con le ricevute e le cartoline di ritorno in una normale raccomandata A/R.
Ma come funzionano le certificazioni del traffico e-mail?
Nel momento in cui l’utente invia il messaggio, riceve una prima ricevuta di accettazione con relativa attestazione temporale, da parte del proprio Gestore di P.E.C. Questa ricevuta costituisce
prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio (ma ovviamente non della consegna al destinatario).
Quando il messaggio arriva nella casella del destinatario, il suo gestore di P.E.C. invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna, con l’indicazione di data ed orario, indipendentemente dalla visualizzazione del messaggio da parte del destinatario.
Nel caso in cui il mittente inavvertitamente perda o cancelli le ricevute di invio del messaggio, potrà rivolgersi al proprio Gestore di P.E.C. il quale, per legge, è obbligato a registrare ed archiviare tutte le operazioni per un periodo di 30 mesi. La traccia informatica di queste operazioni consente la riproduzione, con lo stesso valore giuridico, delle ricevute di invio.
Ma veniamo al titolo. Abbiamo scritto che la P.E.C. è un futuro presente. Ne siamo convinti.
Infatti, se per gli imprenditori individuali non sono ancora previsti obblighi di dotarsi di P.E.C. (anche se volendo possono averla ed utilizzarla), tutte le società dovranno dotarsene entro il 2012. Per le nuove imprese costituite in forma societaria, invece, la P.E.C. è già un presente, perchè devono obbligatoriamente indicarla nella domanda di iscrizione al Registro delle imprese.
Per attivare la casella di Posta Elettronica Certificata è necessario seguire le istruzioni contenute nel sito o nel manuale operativo del Gestore scelto.
Solitamente la procedura consiste nella compilazione di un ordine on line in cui vanno inseriti i propri dati.
Inoltre, è necessario l’invio, a mezzo fax, della copia della carta d’identità del Legale Rappresentante dell’impresa e di una dichiarazione sostitutiva di certificazione della partita IVA. Nelle 48 ore successive al pagamento vengono consegnati al cliente i dati per accedere alla casella di P.E.C.
Una sezione dedicata a normativa e regole di utilizzo si può trovare nel sito del C.N.I.P.A. (Centro nazionale per l’informatica nella Pubblica amministrazione: http://www.cnpa.gov.it/site/it-IT/), sito nel quale è anche pubblicato ed aggiornato l’elenco dei gestori abilitati per il servizio di P.E.C.
Il costo varia ovviamente per ciascun operatore abilitato, ma solitamente è fissato tra i 5 ed i 50 euro all’anno, anche in base ai servizi offerti (capacità di memoria, quantità di spazio a disposizione nella mail, servizio di avviso con sms, filtri antivirus, antispam, etc.).

 


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