LE MISURE IN MATERIA DI SICUREZZA DEL ‘DECRETO LAVORO’

News / Ambiente, sicurezza e qualità - lunedì 08 mag 2023 alle 17:59 | A cura dell'Ufficio Stampa


Sulla Gazzetta Ufficiale n. 103 del 4 maggio 2023, è stato pubblicato il Decreto Legge n. 48/2023 recante 'Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro', che riscrive la disciplina dei contratti di lavoro, delle misure di sostegno e inclusione delle famiglie e introduce nuovi incentivi per l’assunzione dei giovani. Il decreto, che entra in vigore il 5 maggio, recepisce alcune sollecitazioni di Confartigianato prevedendo, anche modifiche in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro con integrazione al DLvo 81/08 Testo Unico Sicurezza.

Di seguito una descrizione delle modifiche previste dal Decreto.

MISURE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO (articoli 14-18)
Il decreto (articolo 14) contiene alcune disposizioni che intervengono sul Testo Unico Salute e Sicurezza sul lavoro (decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81), in particolare:
• viene precisato, in materia di regime applicabile ai lavoratori autonomi che essi possono disporre di “idonee opere provvisionali”, che dovranno essere utilizzate in conformità alle disposizioni del testo unico salute e sicurezza sul lavoro;
• in materia di nomina del medico competente, si stabilisce (formalizzando una prassi consolidata) che essa vada effettuata anche qualora ciò emerga dalla valutazione dei rischi aziendali; viene altresì sancito che, in occasione delle visite di assunzione, si richieda al lavoratore la cartella sanitaria rilasciata dal precedente datore di lavoro e se ne tenga conto ai fini della formulazione del giudizio di idoneità alla mansione. Inoltre, in caso d’impedimento del medico competente, per gravi e motivate ragioni, si stabilisce, per lo stesso, l’obbligo di comunicare in forma scritta, al datore di lavoro, il nominativo di un sostituto, in possesso dei requisiti di legge, per lo svolgimento dei relativi compiti durante l’intervallo temporale di impedimento;
• viene stabilito che, nello svolgimento delle attività, come noto attualmente in essere, di accorpamento, aggiornamento e rivisitazione degli Accordi in Conferenza Stato Regioni sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sia affrontato anche il tema del monitoraggio dell’applicazione degli accordi suddetti, nonché quello del controllo sulle attività formative e sul rispetto della normativa di riferimento, sia da parte dei soggetti che erogano la formazione, sia da parte dei soggetti destinatari della stessa.

Il provvedimento interviene anche in tema di attrezzature di lavoro, rispetto alle quali:
• viene precisato, che i soggetti privati che effettuino verifiche di sicurezza sulle attrezzature di lavoro, acquistino la qualifica di “incaricati di pubblico servizio” e rispondano direttamente alla struttura pubblica titolare della funzione di vigilanza nei luoghi di lavoro territorialmente competente: ciò ne rafforza e parifica sostanzialmente il ruolo, rispetto agli Enti controllanti pubblici (ASL);
• in tema di noleggio o concessione dell’attrezzatura, si prevede che il soggetto che mette a disposizione la stessa deve procurarsi obbligatoriamente una dichiarazione autocertificativa del soggetto che la riceve (il datore di lavoro, se trattasi di azienda), che attesti l’avvenuta formazione e addestramento specifico all’uso in sicurezza;
• si specifica che il datore di lavoro che fa uso delle attrezzature che richiedano conoscenze o responsabilità particolari (art. 71, comma 7), deve obbligatoriamente formarsi ed addestrarsi ad un uso sicuro: ciò esplicita formalmente una prassi interpretativa, ormai consolidata, sulla base della quale anche il datore di lavoro è un lavoratore, se usa tali attrezzature.

Sono poi presenti alcune norme - di portata più generale - che concernono il tema della salute e della sicurezza sul lavoro, in particolare:

• gli enti pubblici e privati debbono condividere, gratuitamente, anche attraverso strumenti di “cooperazione applicativa”, le informazioni di cui dispongono in materia di infortuni con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, al fine di orientare e pianificare l’attività di vigilanza (articolo 15);
• viene istituito un Fondo (10 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni a decorrere dal 2024) per il ristoro economico alle famiglie degli studenti delle scuole o istituti di istruzione di ogni ordine e grado, comprese le strutture formative per i percorsi di istruzione e formazione professionale e le Università, deceduti a seguito di infortuni occorsi durante le attività formative. Il ristoro ad opera del Fondo si cumula con l’assegno una tantum erogato da INAIL in caso di infortunio (articolo 17).


MISURE IN MATERIA DI ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO (articoli 17-18)
Nell’ambito delle disposizioni in materia di salute e sicurezza il provvedimento introduce alcune specifiche norme in materia di alternanza scuola – lavoro.
In primo luogo, si prevede l’obbligo per le imprese iscritte nel Registro dell’alternanza di integrare il proprio documento di valutazione dei rischi con una sezione specifica in cui indicare le misure di prevenzione e i dispositivi di protezione per gli studenti. L’integrazione al documento dovrà, inoltre, essere fornita alla scuola e allegata alla Convenzione stipulata tra l’istituto e l’impresa.
Con il decreto viene, inoltre, previsto, che la progettazione dei percorsi debba essere coerente con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa degli istituti e con il profilo culturale, educativo e professionale dei singoli indirizzi di studio offerti dalle scuole. A tal fine viene introdotta la figura del docente coordinatore di progettazione, che sarà individuato dall’istituzione scolastica.
Allo stesso tempo, il provvedimento interviene anche in merito al Registro per l’alternanza scuola-lavoro, istituito presso le Camere di Commercio, con l’inserimento di ulteriori informazioni relative alle imprese ospitanti e che si riferiscono alle capacità strutturali, tecnologiche e organizzative dell’impresa, all’esperienza maturata nei PCTO, all’eventuale partecipazione a forme di raccordo organizzativo con associazioni di categoria, reti di scuole, enti territoriali già impegnati nei PCTO.

Viene, infine, prevista l’interazione e lo scambio di informazioni e di dati tra il Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro e la Piattaforma dell’alternanza scuola-lavoro, istituita presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che viene rinominata come “Piattaforma per i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento”, nonché un sistema di costante monitoraggio della qualità dei percorsi.

Per il solo anno scolastico 2023-2024, viene poi estesa, anche agli studenti la copertura assicurativa da parte dell’INAIL, con esclusione tuttavia dell’infortunio in itinere. Si tratta, in particolare:
• degli studenti delle scuole del sistema nazionale di istruzione e delle scuole non paritarie nonché del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP), dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) e dei percorsi di formazione terziaria professionalizzante (ITS Academy) e dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA), delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), limitatamente agli eventi verificatisi all’interno dei luoghi di svolgimento delle attività didattiche o laboratoriali, e loro pertinenze, o comunque avvenuti nell’ambito delle attività inserite nel Piano triennale dell’offerta formativa e nell’ambito delle attività programmate;
• degli allievi dei corsi di qualificazione o riqualificazione professionale o di addestramento professionale anche aziendali, o dei cantieri scuola.


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