PUNZONATURA CON TECNOLOGIA LASER DEGLI OGGETTI FABBRICATI IN METALLO PREZIOSO: NOVITA'

News / Ufficio sindacale - venerdì 15 apr 2016 | A cura dell'Ufficio Stampa


Il Ministero dello Sviluppo Economico, con sua nota Prot. n.82934 del 23 marzo 2016, ha provveduto a fornire le disposizioni tecniche ed i costi dovuti per diritti di segreteria per quanti decidano di avvalersi della punzonatura con tecnologia laser degli oggetti fabbricati in metallo prezioso.

I contenuti della circolare erano stati anticipati in una riunione con le Associazioni del settore degli esiti della quale vi è stata data comunicazione informale.

Si fa presente che gli importi dei diritti di segreteria, come di seguito specificati, per la richiesta di attivazione e mantenimento del nuovo servizio di marcatura laser e del rilascio dei token USB, devono essere considerati come provvisori in quanto è in via di definizione la rideterminazione generale delle tariffe e dei diritti.

Fino a tale eventuale nuovo provvedimento i diritti dovuti da parte delle imprese orafe per l’applicazione del marchio di identificazione e l’indicazione del titolo legale sugli oggetti in metallo prezioso con la tecnologia laser, sono quelli come di seguito indicati.

Costo del diritto di segreteria per la richiesta di ciascun token USB € 70,00

Costo per l’attivazione del servizio di marcatura laser € 155,00

Costo per il rinnovo del servizio di marcatura laser (anni successivi) € 77,00.

 

La circolare del Ministero dello Sviluppo economico ricorda anche che il diritto di segreteria scade ogni 31 dicembre e sarà onere dell’impresa provvedere al suo rinnovo. Per evitare che dimenticanze o disguidi possano creare disagi all’operatività dell’impresa, la funzionalità del dispositivo token è procrastinata al 31 gennaio dell’anno successivo. In ogni caso il dispositivo stesso segnalerà la necessità di rinnovo ad iniziare dal 1° novembre.

La validità del token viene rinnovata tramite il portale a seguito dell’avvenuto pagamento dei diritti presso la locale Camera di Commercio. Sarà possibile effettuare il pagamento anticipato onde evitare la sovrapposizione dell’onere in coincidenza con le festività di fine anno.

La circolare MISE del 23 marzo 2016, di cui trattasi, precisa che la possibilità di avvalersi della “tecnologia laser”, introdotta con DPR 26 settembre 2012, n.208, recante modifiche al DPR 30 maggio 2002, n.150, non detta disposizioni innovative su quanto prescritto dal D.Lgs. del 22 maggio 1999, n. 251.

Da ciò deriva che tutte le imprese orafe, siano esse già costituite o di nuova costituzione, debbano attenersi agli adempimenti previsti dai succitati provvedimenti, anche se potranno poi avvalersi della sola tecnologia laser.

Nel caso in cui l’impresa decida di non utilizzare il punzone meccanico è previsto il solo pagamento del diritto di saggio e marchio. Resta infatti facoltà dell’impresa utilizzare solo la marcatura laser, solo la marcatura tradizionale o la marcatura laser accanto a quella tradizionale.

L’iter per l’ottenimento della punzonatura con tecnologia laser, prevede tre fasi: 

 

1 – Allestimento del marchio. 

Richiesta da parte dell’impresa alla Camera di Commercio della “generazione” delle immagini ufficiali del marchio laser e della relativa archiviazione nella banca dati dedicata;

 

2 – Generazione token USB. 

Generazione dei dispositivi di punzonatura laser (token USB) a partire dalle immagini ufficiali del marchio depositate nella banca dati dedicata;

 

3 – Raccolta “prime impronte”. 

Per “prima impronta” si intende l’applicazione del marchio ad una piastrina di metallo appositamente predisposta e poi custodita dalla Camera di Commercio. La piastrina con la “prima impronta” è di supporto agli ufficiali metrici della Camera durante le verifiche di autenticità del marchio.

A loro volta le tre fasi suddette sono composte di ulteriori passaggi, alcuni a carico dell’impresa richiedente (o suo legale rappresentante), altri a carico della locale Camera di Commercio (nella persona dell’operatore camerale), altri ancora a carico dell’Ufficio Metrologico. 

Si rinvia ad una attenta lettura dell’allegato documento redatto dal MiSE riportante i dettagli delle istruzioni operative per una approfondita disamina di tutti i punti che costituiscono le tre fasi, concentrandoci in questa sede solo sui passaggi a carico dell’impresa richiedente e su quelli in cui l’impresa è parte. 

Nella fase 1 (allestimento del marchio) l’impresa (o legale rappresentante): 

- richiede l’allestimento del marchio laser

- richiede la consegna del o dei dispositivi token USB 

- riceve la scratchcard (tesserino plastico contenente i PIN associati ai token USB richiesti) e rimane in attesa di contatto da parte della Camera di Commercio per la consegna dei dispositivi di punzonatura laser.

Nella fase 2 (generazione token USB) l’impresa è coinvolta solo nel passaggio finale, ossia quando l’operatore camerale in possesso dei token USB richiesti dall’impresa contatta quest’ultima e concorda una data utile per la generazione della “prima impronta” presso i locali dove sono le marcatrici. 

La fase 3 (raccolta “prime impronte”), vede la visita dell’ispettore metrico presso la sede dell’impresa. Questi procede alla raccolta della prima impronta associata ad una specifica marcatrice. Con l’archiviazione da parte dell’Ispettore Metrico della prima impronta presso la locale Camera di Commercio la pratica è chiusa. 

Importante ricordare che è necessario che le imprese dichiarino tutte le marcatrici che intendono utilizzare, in quanto solo su quelle dichiarate si prenderanno le prime impronte e quindi potranno essere utilizzate successivamente in abbinamento ai token. Non vi sono limiti volumetrici né costi aggiuntivi per dichiarazioni multiple. In caso, ad esempio, di rottura o malfunzionamento di marcatrice “A” potrà essere usata la marcatrice “B”, a patto che questa sia stata dichiarata. Per richiedere più marcatrici collegate allo stesso token è prevista una integrazione in sede di domanda.  Inoltre se richiesti più dispositivi token USB, questi sono “gemelli”, ossia sono copie dell’originale.

L’expertise finale per la veridicità del marchio è affidato esclusivamente ad occhio umano ed è competenza dell’Ispettore Metrico in quanto non esiste strumento che possa sostituirsi ad esso. 

Per quanto attiene ai tempi di esperimento della pratica, questi sono legati alla disponibilità dell’Ispettore Metrico che deve recarsi presso la sede dell’impresa per la raccolta delle prime impronte. Ciò potrebbe determinare una criticità per il soddisfacimento delle richieste in quanto in alcune CCIAA, specie quelle che sono sede di distretti orafi, potrebbero ricevere un numero molto elevato di richieste.

In allegato, trovate tutta la documentazione.


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