I 'CLICK DAY' SEMPRE PIU' SPESSO SONO DEI 'FLOP DAY': ESPOSTO DI CONFARTIGIANATO ALL’ANTITRUST

News / Varie - giovedì 14 lug 2022 alle 16:23 | A cura dell'Ufficio Stampa


La storia dei click day italiani è una strada lastricata da tante buone intenzioni ma di altrettanti fallimenti, accumulati negli anni, a danno delle imprese che sono costrette ad utilizzare questa modalità telematica per presentare richieste di rimborso, di incentivi o di finanziamenti, fino all’esaurimento dei fondi disponibili.

Confartigianato, che ha ripetutamente protestato contro le inefficienze di questo meccanismo di assegnazione degli incentivi alle aziende, spesso più simili ad una lotteria che a una corretta modalità di trasmissione delle richieste in vista di una loro verifica e valutazione, ha deciso ora di portare la sua denuncia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

L’11 luglio ha infatti presentato all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, un esposto con il quale si evidenziano le distorsioni al corretto funzionamento del mercato e alla concorrenza derivanti dalle modalità, sempre più frequentemente utilizzate da parte della Pubblica Amministrazione, di assegnazione degli incentivi finanziari alle imprese aventi diritto in base all’ordine temporale di presentazione telematica delle domande, appunto il cosiddetto Click Day.

L’iniziativa raccoglie il diffuso malcontento degli imprenditori in merito alle criticità, ai blocchi di sistema operativo, alle anomalie e alla discriminazione tecnologica di accessibilità alle piattaforme pubbliche che provoca, nella maggior parte dei casi, l’esaurimento delle risorse messe a disposizione in un arco temporale brevissimo.

Tutto questo – scrive Confartigianato nell’esposto all’Antitrust – finisce per generare un’irragionevole ed illegittima disparità di trattamento ai danni di alcune imprese, soprattutto micro e piccole, a favore di altre aziende che ne risultano avvantaggiate mediante una selezione che finisce con l’essere “puramente casuale”.

La Confederazione chiede quindi all’AGCM di assumere le opportune iniziative che prevedono la possibilità, per la stessa Autorità, di segnalazione a Parlamento e Governo, affinché adottino le azioni necessarie per rimuovere o prevenire le distorsioni o, in alternativa, nei casi più gravi, di agire in giudizio contro gli atti amministrativi e i provvedimenti di qualsiasi amministrazione pubblica che vìolino le norme a tutela della concorrenza e del mercato.


‹ Torna all'elenco