PUNTI DI FORZA DELLE IMPRESE, CAMBIAMENTI E INCERTEZZE NELLA PRIMAVERA 2023. 24° REPORT CONGIUNTURALE CONFARTIGIANATO

News / Varie - martedì 18 apr 2023 alle 10:37 | A cura dell'Ufficio Stampa


Le principali tendenze che caratterizzano la primavera del 2023 sono state al centro del webinar di presentazione del 24° report realizzato dal Centro Studi nazionale di Confartigianato ‘Primavera 2023: tendenze, cambiamenti e incertezze’, svoltosi ieri, lunedì 17 aprile.
Questa una sintesi dei punti di maggior interesse.

Le tendenze settoriali
Il report esamina numerose tendenze in chiave settoriale. Nel manifatturiero, nel primo trimestre del 2023 permane alta la quota di imprese ostacolate dalla scarsità di manodopera – su cui è proposto un confronto europeo – e da quella delle materie prime, mentre si attenuano le criticità dei lunghi tempi di consegna e dell’aumento di costi e prezzi.

Il report conferma l’andamento positivo dell’edilizia: la produzione delle costruzioni a gennaio 2023 è in aumento dell’1,4% rispetto al mese precedente e nel trimestre novembre 2022-gennaio 2023 segna un aumento del 3,0%.

Consumi delle famiglie
L’inflazione pesa sui consumi delle famiglie: nell’ultimo trimestre del 2022 diminuisce del 3,7% il potere d’acquisto delle famiglie, mentre a febbraio 2023 il volume delle vendite del commercio al dettaglio registra un calo su base annua del 3,5% e nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023 diminuisce dello 0,6% rispetto al trimestre precedente.

Il buon andamento di alcuni indicatori turistici nel periodo pasquale consolidano il recupero del turismo, in particolare di quello straniero. Nel 2022 le presenze turistiche sono salite del 37,0%, con il traino di quelle straniere, salite dell’81,4%.

Inflazione e stretta monetaria
Si rilevano segnali di attenuazione dell’inflazione, a seguito della minore pressione dei prezzi dei beni energetici, e a marzo in Italia inizia a scendere anche la componente di fondo – inflazione al netto di energia e alimentari freschi – che a marzo 2023 scende al +6,8% (era +7,0% a febbraio). Il rallentamento della componente di fondo non si registra in Eurozona, rendendo meno probabile una attenuazione della stretta monetaria della Bce, che a marzo ha alzato i tassi di riferimento di ulteriori 50 punti base, cumulando un aumento di 350 punti base dall’estate dello scorso anno, con ricadute rilevati sul costo del credito: tra giugno 2022 e febbraio 2023 il tasso di interesse applicato alle nuove operazioni entro un milione di euro aumenta di 242 punti base, arrivando al 4,39%.

I contenuti del 24° report
Il report evidenzia i segnali di cambiamento del contesto che caratterizza l’attività delle piccole imprese relativi a crescita, inflazione, gli effetti della stretta monetaria, le tendenze nella propensione ad investire, del mercato del lavoro, dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Dopo una analisi delle tendenze settoriali, il report effettua una ricognizione delle ultime tendenze del made in Italy e della competitività dei prezzi alla produzione. Un capitolo è dedicato alla tendenze della politica fiscale sottese dal DEF 2023 varato la scorsa settimana da Governo e dell’attuazione del PNRR.

L’analisi territoriale, curata dall’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, esamina le tendenze su base territoriale del mercato del lavoro, degli effetti del caro tassi sul costo del credito e la dinamica dei prestiti, e dei settori del made in Italy con maggiore presenza di micro e piccole imprese: alimentare, legno e mobili, moda, prodotti in metallo e altre manifatture, con la gioielleria e occhialeria.


Dinamica inflazione e componente di fondo in Italia e Eurozona
Gennaio 2019-marzo 2023, Var. % tendenziale – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat



Tasso di interesse alle imprese su nuove operazioni fino a 1 mln € e fino a 250mila € e tasso ufficiale di rifinanziamento Bce

Gennaio 2005-febbraio 2023, tasso medio % su totale prestiti non c/c a società non finanziarie e tasso ufficiale fino a marzo 2023 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d’Italia e Banca Centrale Europea




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