LE PRIORITA’ DELLE ASSOCIAZIONI DI IMPRESA PER LA BASSA ROMAGNA

News / Ufficio sindacale - lunedì 08 ago 2011 | A cura dell'Ufficio Stampa


 Le Associazioni imprenditoriali del distretto lughese hanno incontrato l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per valutare l’andamento del patto per lo sviluppo, e hanno individuato e condiviso alcune priorità per il prosieguo dell’attività:

- La prima priorità sostenuta e sottolineata da tutto il mondo economico del territorio è la realizzazione dell’Unione di Comuni: deve completarsi rapidamente con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei servizi, garantire la certezza dei tempi di risposta ed il contenimento dei costi. La razionalizzazione deve avvenire utilizzando come sedi, se possibile, le strutture già esistenti nei vari Comuni dell’Unione, ma senza alcun indugio e senza la ricerca dell’unanimità dei consensi perché la realizzazione di tale progetto, porterà sicuramente forti benefici all’intera comunità.
- Occorre poi riconoscere la centralità dell’impresa (industriale, artigianale, cooperativa, agricola, sanitaria e commerciale) nella creazione di valore e ricchezza per il territorio, anche alla luce della massiva presenza e competizione delle realtà locali su mercati internazionali, che va sostenuta tramite minori vincoli e un approccio più positivo; in questo è da comprendere anche una particolare attenzione a tributi e tariffe la cui determinazione è rimessa direttamente o indirettamente agli Enti locali, che devono tener conto della attuale congiuntura.
- Da questo ne trarrebbe sicuro beneficio l’aspetto occupazionale e le prospettive di crescita economica dell’intero territorio, che non può trascurare le dinamiche di competitività sia locale e sia internazionale a cui tutti siamo sottoposti. Centralità dell’impresa che se riconosciuta e sostenuta, consentirà all’intero nostro territorio di reggere nel futuro i forti cambiamenti del mercato;
 
- Anche un nuovo rapporto più diretto con il mondo della scuola, ancora troppo autoreferenziale è urgente e fondamentale: occorre un dialogo concreto con il sistema educativo, per percorsi di formazione già improntati all’ingresso nel mercato del lavoro e che coinvolgano. 
- Un’accelerazione sulle infrastrutture e l’urbanistica: dei numerosi e variegati interventi previsti è indispensabile individuare una lista prioritaria. Non tutto è realizzabile simultaneamente, ed è necessario definire con chiarezza l’elenco di opere fattibili, per un’adeguata connessione di merci e persone con il resto del tessuto produttivo regionale e nazionale.
 

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