Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 giugno us, il DL n.83/2012, noto come decreto sviluppo 2012, è entrato ufficialmente in vigore con tutte le novità che porta per il rilancio dell'economia del nostro Paese.
Aumento detrazione al 36% e riduzione di quella al 55%, permessi a costruire semplificati e novità Iva e Imu per fabbricati costruiti da imprese. Il decreto sviluppo 2012 introduce una serie di misure nuove per l’edilizia, uno dei settori che più di tutti ha risentito della crisi.
Decreto sviluppo: detrazione 36 passa al 50%
Innanzitutto cambia volto la detrazione Irpef per le spese di ristrutturazione edilizia che dal 36% passa al 50% con un aumento delle spese agevolabile su ogni unità immobiliare su cui vengono effettuati gli interventi di ristrutturazione edilizia che va dai precedenti 48mila agli attuali 96mila euro. L’agevolazione sarà sempre ripartita in 10 annualità.
In particolare le spese effettuate per interventi di recupero edilizio, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2012 e il 25 giugno 2012 godono del bonus al 36% con il limite massimo di spesa di 48mila euro per unità immobiliare. Dal 26 giugno 2012 (data di entrata in vigore del decreto sviluppo 2012) al 30 giugno 2013, la detrazioni si alza a quota 50% con limite di spese di 96mila euro per unità immobiliare, per poi riabbassarsi al 36% dal 1° luglio 2013.
Decreto sviluppo: detrazione al 55 passa al 50%
Cambiano anche le detrazioni Irpef al 55% per interventi di risparmio energetico per cui tra il 1° gennaio 2013 e fino al 30 giugno 2013, il bonus in questione scenderà di 5 punti percentuali, attestandosi sul 50%, provocando così un allineamento tra le due tipologie di detrazione Irpef. E’ utile a questo punto chiarire che per tutto quest’anno, il 2012, la detrazione Irpef per le spese di risparmio energetico sarà ancora del 55% quindi fino alla fine di quest’anno varranno le regole precedenti previste per la detrazione al 55%. Allo stesso modo, il contribuente che ha già avviato lavori di ristrutturazione edilizia con la detrazione al 36%, sui bonifici che mette dopo l’entrata in vigore del decreto sviluppo 2012, godrà della detrazione al 50% e non più al 36%.
Permessi edilizi più semplici
Tra le novità previste nel settore edile dal Decreto Sviluppo 2012, si segnala anche la semplificazione delle procedure per ottenere i permessi edilizi. La Scia infatti, la segnalazione certificata di inizio attività, potrà essere sostituita con pareri, atti e autocertificazioni di tecnici, su cui la Pubblica amministrazione svolgerà i suoi controlli in via successiva. Uno snellimento delle procedure che non potrà realizzarsi laddove esistano vincoli ambientali paesaggistici o culturali o se via siano edifici preposti alla difesa nazionale, pubblica sicurezza, immigrazione, asilo, cittadinanza, amministrazione della giustizia e delle finanze.
Iva sui nuovi fabbricati
Le altre due importanti novità da segnalare in materia di edilizia, sono da una parte quelle riguardanti l’Iva sulle nuove costruzioni e dall’altra l’Imu sui fabbricati invenduti. Nel primo caso si prevede che tutte le vendite e locazioni che effettuano direttamente le imprese edili, saranno nuovamente soggette ad Iva, in modo tale che l’impresa di costruzione possa portare in detrazione l’imposta assolta in sede di realizzazione dell’Immobile.
Imu: esenzione immobili invenduti
Per quanto invece riguarda l’Imu si prevede l’esenzione dall’imposta municipale propria sugli immobili, per un tempo massimo di 3 anni, solo per quei fabbricati nuovi che sono ancora invenduti.
Decreto sviluppo 2012: le altre misure
Tra le altre misure del Decreto sviluppo 2012 si segnalano i finanziamenti alla green economy a condizione che vengano assunti giovani a tempo indeterminato nel settore delle fonti rinnovabili, messa in sicurezza del territorio , delle infrastrutture e degli edifici, biocarburanti ed efficienza degli usi finali dell'energia. Tral le altre misure adottate si ricordano anche gli aiuti alle zone colpite dal terremoto deell'Emilia, e infine la nascita del cosiddetto Fondo per la crescita sostenibile che avrà il compito di finanziare progetti di ricerca e sviluppo, investimenti produttivi in particolare al Sud, rilancio di aree di crisi e progetti di internazionalizzazione.
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