News / Paghe e consulenza del lavoro - giovedì 19 lug 2012 | A cura dell'Ufficio Stampa
Il Consiglio dei ministri ha approvato, in via definitiva, il decreto legislativo che recepisce la direttiva 2009/52/CE che introduce la possibilità di regolarizzare i rapporti di lavoro intrapresi con immigrati irregolari.
La dichiarazione di emersione potrà essere presentata dal 15 settembre al 15 ottobre dai datori italiani, comunitari o extracomunitari titolari di carta di soggiorno (permesso ce per soggiornanti di lungo periodo) che, all’entrata in vigore del decreto legislativo, occupano da almeno tre mesi lavoratori stranieri irregolari.
Il rapporto di lavoro deve essere a tempo pieno, tranne nel caso dei lavoratori domestici, per i quali è ammesso anche un part-time di almeno venti ore settimanali.
I lavoratori stranieri dovranno però anche dimostrare, attraverso"documentazione proveniente da organismi pubblici", di essere in Italia almeno dal 31 dicembre 2011.
Non sono ammessi datori di lavoro condannati negli ultimi cinque anni, anche con sentenza non definitiva, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per tratta o sfruttamento di prostituzione e minori, per caporalato o per aver dato lavoro a immigrati irregolari.
Sono esclusi gli immigrati espulsi per motivi di ordine pubblico o sicurezza dello Stato, quelli condannati, anche con sentenza non definitiva, per uno dei reati previsti dall’articolo 380 del codice di procedura penale e tutti quelli considerati pericolosi.
L’emersione costerà ai datori di lavoro mille euro per ogni lavoratore da regolarizzare.
Nei prossimi giorni, con decreto interministeriale saranno definite le modalità della dichiarazione di emersione (che sarà probabilmente telematica), quelle del versamento del contributo forfetario, i limiti di reddito del datore di lavoro e altri dettagli.
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