News / Associazioni di mestiere - mercoledì 30 gen 2013 | A cura dell'Ufficio Stampa
Confartigianato e Cna esprimono la più viva soddisfazione per questo importante risultato frutto di anni di lavoro del Consorzio di Promozione della Piadina Romagnola in stretta collaborazione con il Servizio Percorsi Qualità Relazioni Mercato e Integrazione di Filiera della Regione Emilia-Romagna ed il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Proprio da Ravenna nei primi anni duemila partì questo lungo percorso , di cui oggi si intravede la fine.
Il disciplinare proposto tiene conto della tradizione e della storia di questo importante prodotto che si sta sempre più affermando anche fuori dai confini della Romagna, sia nella variante “Piadina Romagnola” di minor diametro e maggiore spessore, sia nella variante “Piadina Romagnola alla Riminese”, di maggior diametro e minor spessore, prevedendo un’etichettatura specifica per la variante riminese e concedendo una ulteriore riconoscibilità alla Piadina Romagnola ottenuta con processi per la maggior parte esclusivamente manuali.
Le materie prime (esclusivamente farina, acqua, sale, strutto e/o olio di oliva ed eventualmente lievito) e le modalità di ottenimento, sono state individuate tenendo in debita considerazione i processi produttivi delle diverse realtà che operano sul mercato, dalla piccola rivendita rionale (chioschi inclusi) all’azienda artigiana, con una particolare attenzione alla qualità ed alla freschezza del prodotto, pertanto, non è consentito l’uso di conservanti, aromi ed altri additivi. L’area di produzione coincide con le Provincie di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e parte della Provincia di Bologna.
La richiesta di registrazione della denominazione è ora al vaglio dei competenti uffici della Commissione Europea, e ci auguriamo che nei prossimi mesi, al termine dell’iter di valutazione della proposta, questa importante IGP sia registrata e tutelata su tutto il territorio europeo e non solo, al fine di legare la denominazione Piadina Romagnola, anche nella sua variante alla Riminese, alla vera ed autentica zona di origine, preservando la tipicità e la qualità di questo importante prodotto radicato nella storia e nella più autentica tradizione romagnola.
Questa lunga odissea per il riconoscimento del marchio IGP Piadina Romagnola si unisce alla oramai decennale azione sindacale che punta all’ottenimento del consumo sul posto e la possibilità di un arredo al servizio del chiosco e dei clienti/turisti. Dopo il Comune di Ravenna anche il Comune di Cervia approverà, a giorni, un nuovo regolamento per la disciplina dell’ attività di produzione e vendita della piadina romagnola esercitata in chioschi che offrirà importanti opportunità sia alle aziende che ai fruitori.
Cna e Confartigianato continuano poi nella promozione di questo prodotto con l’organizzazione del consueto Trofeo della Piadina d’Oro all’interno di GiovinBacco, il laboratorio di piadina romagnola all’interno di Sapore di Sale e con l’organizzazione di eventi promozionali come quello del 2012 che ha visto i piadinari organizzare momenti di degustazione a Milano presso l’Urban Center della Galleria Vittorio Emanuele in occasione del centenario di Milano Marittima e tra pochi giorni vedrà gli stessi impegnati in momenti di degustazione a Madonna di Campiglio dove il Comune di Cervia promuoverà tutte le eccellenze del territorio fra cui, appunto, la piadina romagnola.
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