News / Confartigianato Donne Impresa - lunedì 11 mar 2013 | A cura dell'Ufficio Stampa
Grande successo di pubblico per il 'dialogo' sulle donne che combattono la crisi: a Bagnacavallo la mostra organizzata da Confartigianato sarà aperta anche i prossimi 16 e 17 marzo.
La difficoltà di riaprire la propria storica attività nel centro de L'Aquila svuotato dal terremoto, la voglia di tornare pienamente alla propria professione dopo gli impegni della maternità, vincere i tanti piccoli-grandi pregiudizi che rendono ancora incomprensibile, a molti, il fatto che una giovane donna sia a capo di un'azienda strutturata.
Queste le "storie" e gli aneddoti raccontati con garbo e simpatia dall'imprenditrice aquilana Natalia Nurzia, dalla giornalista Silvia Manzani, dalla vicepresidente nazionale di Confartigianato Donne Impresa Emanuela Bacchilega, dal Sindaco di Bagnacavallo Laura Rossi, e dalla la giornalista di Sky Tg 24 Ilaria Iacoviello lo scorso venerdì 8 marzo nell'iniziativa organizzata da Confartigianato a Bagnacavallo incentrata sul tema "Racconti di donne che combattono le crisi".
Nell'occasione è stato inaugurato anche l'allestimento della mostra fotografica "Questione di grinta", che grazie agli scatti di Giampiero Corelli ed ai testi di Silvia Manzani racconta le storie di ventotto donne della provincia di Ravenna, da Brisighella a Cervia, passando per i comuni più importanti e le frazioni più piccole, scelte dalla Confartigianato per dare una voce e un volto all’imprenditoria femminile, rappresentando così un pezzo dell’economia del territorio variegata, poliedrica, ricca di energie anche se spesso nell’ombra.
Affiancate alle foto di "Questione di grinta", è stata aggiunta una selezione di immagini tratte da "Donne che non tremano", mostra appena inaugurata a L'Aquila e che raccoglie gli scatti effettuati nella città abruzzese all'indomani del terremoto. La mostra, frutto dell'incontro con Ilaria Iacoviello, è dedicata alle donne aquilane che, come scrive la giornalista di Sky Tg24 nella presentazione della mostra, «nei loro rispettivi campi inseguono una quotidianità che continua a sfuggire, arrabbiandosi, angosciandosi, ma sperando che prima o poi qualcosa possa cambiare».
La mostra, presso sala di Palazzo Vecchio in piazza della Libertà 5, sarà aperta al pubblico sabato 16 e domenica 17 marzo, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Ingresso libero.
Il servizio realizzato da Faenza Web TV:
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