News / Associazioni di mestiere - giovedì 29 apr 2010 | A cura dell'Ufficio Stampa
Importante risultato della battaglia delle Associazioni che rappresentano le imprese artigiane di carrozzeria, tra le quali naturalmente Confartigianato Associazione Nazionale Carrozzieri: è stato infatti dichiarato inammissibile un emendamento al decreto legge 'incentivi' che avrebbe annullato le positive conseguenze della sentenza della Corte Costituzionale (n. 180/2010) sulla 'facoltatività' del sistema di risarcimento diretto dei danni in caso di incidente automobilistico.
Più semplicemente ciò significa che l’automobilista rimane libero di scegliere o di attivare il cosiddetto risarcimento diretto (cioè richiedere l’indennizzo alla propria assicurazione) oppure, in alternativa, procedere secondo il vigente ordinamento nazionale e comunitario (richiedere l’indennizzo all’assicurazione del responsabile del danno).
Soddisfazione viene espressa dall'Associazione Nazionale Carrozzieri di Confartigianato. E' infatti soprattutto grazie all’azione politica e all’impegno delle Associazioni nazionali di categoria e delle Confederazioni, che hanno dialogato senza sosta sia con i rappresentanti del Governo sia con i deputati della VI e X Commissione delle Camera dei deputati, e grazie alla mobilitazione di migliaia di carrozzerie su tutto il territorio nazionale, che è stato ottenuto un grande successo politico, a garanzia di un mercato della riparazione dei veicoli aperto e trasparente.
In coerenza con quanto affermato dalla Corte Costituzionale, infatti, le Associazioni nazionali di categoria da sempre sostengono la necessità di mantenere aperte le opzioni ed i diritti del danneggiato, difendendo in tal modo un assetto aperto del mercato dell’autoriparazione, dove ogni soggetto può e deve svolgere la propria attività in piena autonomia, senza che nessuno parta da condizioni di privilegio abusando di posizioni dominanti.
Tutto ciò soprattutto nell’interesse dei consumatori il cui diritto a scegliersi il carrozziere di fiducia ed ottenere una riparazione 'a regola d’arte', che si traduce in 'sicurezza del parco veicoli circolanti', rischia di essere compromesso dalla politica aggressiva delle compagnie di assicurazioni, che mirano a monopolizzare la gestione dei sinistri nel nostro Paese, incuranti della pluralità dei soggetti che sono parte attiva di questa gestione, e ciò a danno dei consumatori ed a spese degli artigiani riparatori, tenuti da una parte a 'garantire' il proprio lavoro e dall’altra fortemente condizionati dalle assicurazioni nella loro attività imprenditoriale.
L’unità delle Associazioni nazionali di categoria, il decisivo apporto delle Confederazioni, la qualità della rappresentanza che esse sanno esprimere, supportate dalla forza e dal dinamismo delle imprese associate, rappresentano la vera garanzia di successo per una seria e consapevole tutela delle imprese artigiane e PMI del settore.
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