Si è svolto mercoledì scorso, presso la Sede provinciale di Confartigianato, un incontro tra i vertici dell'Associazione e la direttrice della Camera di Commercio Italo-Bosniaca, Marina Vicini. Obiettivo dell'incontro, quello di illustrare le possibilità offerte alle imprese italiane interessate a partnership o rapporti commerciali con la Bosnia-Erzegovina, un Paese molto vicino al nostro, ma ancora poco conosciuto nei suoi principali aspetti economici.
Dopo gli Accordi di Dayton, che a metà degli anni '90 chiusero definitivamente il periodo delle guerre balcaniche nella ex-jugoslavia, la Bosnia-Erzegovina ha infatti avviato un percorso di ricostruzione delle proprie infrastrutture politico-amministrative, infrastrutturali ed economiche, in strettissimo contatto con le Istituzioni europee.
Oggi l'Italia è tra i primi partner commerciali della Bosnia-Erzegovina, un Paese che soprattutto in settori come il legname, materiali per l'edilizia, la metallurgia, le energie rinnovabili ed i prodotti alimentari, può davvero essere di grande interesse per le aziende italiane.
La Camera di Commercio Italo-Bosniaca, anche grazie all'attività del proprio ufficio di Sarajevo, è in grado di affiancare le imprese interessate dai primi passi, relativi allo studio delle possibilità presenti, fino alle pratiche burocratiche in loco.
Inoltre, grazie al progetto SAS/Servizio di Assistenza Specialistica nei Balcani, lanciato dall'Eurosportello della Camera di Commercio di Ravenna, sarà possibile, per alcune imprese, abbattere drasticamente i costi dei servizi di accompagnamento della Camera Italo-Bosniaca.