News / Fisco e consulenza aziendale - martedì 23 feb 2010 | A cura dell'Ufficio Stampa
Tramite Internet, ieri si è assistito alla contemporanea pubblicazione dei provvedimenti che mancavano all'appello:
sul sito delle Finanze è stato diffuso il testo del decreto ministeriale con le modalità e i termini di presentazione dei modelli Intrastat, mentre sul sito delle Dogane sono state rese note le modalità tecniche di compilazione e trasmissione degli elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti di beni e delle prestazioni di servizio rese e ricevute in ambito comunitario. Anche se a soli due giorni dalla scadenza del termine per la comunicazione telematica degli Intrastat, il prossimo 25 febbraio , gli operatori ora hanno dunque tutti gli strumenti e i parametri per adeguarsi alle nuove regole comunitarie.
I regolamenti consentono ai contribuenti di definire la propria periodicità di presentazione dei modelli Intrastat, imponendola mensile per chi raggiunge o supera i 50mila euro. In particolare, il decreto ministeriale stabilisce che ciascun elenco va presentato con cadenza trimestrale dai soggetti che hanno realizzato nei quattro trimestri precedenti e per ciascuna categoria di operazioni, un ammontare totale trimestrale non superiore a 50mila euro, e con cadenza mensile in tutti gli altri casi.
Con il dlgs n.18 dell'11 febbraio 2010, pubblicato nella G.U. di venerdì 19 febbraio, sono state apportate alla normativa dell'Iva le modifiche necessarie per l'adeguamento alla riforma comunitaria. Nel provvedimento non mancano però delle incongruenze e qualche omissione, prima fra tutte il mancato recepimento della direttiva n.117 del 16 dicembre 2008 in materia di determinazione del momento di effettuazione delle prestazioni di servizi generiche fra soggetti comunitari che richiede un ulteriore intervento. Da rivedere anche la definizione di soggetto passivo per le prestazioni di servizi ricevute, in particolare la presunzione assoluta posta nei confronti dei soggetti diversi dalle persone fisiche identificati ai fini Iva, Indispensabili poi, la previsione del meccanismo di integrazione della fattura del fornitore e un regolamento degli adempimenti e dei termini per l'assolvimento dell'imposta da parte del cessionario/committente nazionale.
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