È stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che consente alle imprenditrici artigiane di poter usufruire del voucher baby-sitting. Il decreto, che era stato adottato a fine settembre, diviene quindi finalmente operativo.
Il bonus rappresenta un reale sostegno per l’imprenditrice che si trova a conciliare lavoro e famiglia, introdotto nell’ultima legge di stabilità per il 2016 grazie all’azione propositiva, su questo tema, proprio di Confartigianato. Lo scorso anno il voucher era stato introdotto in via sperimentale nel limite di 2 milioni euro per il 2016. La misura riconosce la possibilità per le madri imprenditrici e lavoratrici autonome di richiedere, in sostituzione (anche parziale) del congedo parentale, tale contributo per usufruire, alternativamente, del servizio baby-sitting e dei servizi per l’infanzia (erogati da soggetti pubblici o privati accreditati).
Confartigianato ha, sin dallo scorso anno, chiesto di rendere strutturale tale misura e sembrerebbe che il prossimo ddl di bilancio recepisca tale richiesta. La misura, infatti, diventerà da sperimentale a strutturale per gli anni 2017 e 2018, con un aumento delle risorse messe a disposizione, dagli attuali 2 milioni a 10 milioni di euro per ciascun anno. Inoltre, stiamo già sollecitando le Istituzioni competenti affinché la norma possa essere interpretato nel senso di ricomprendere nel beneficio anche le coadiuvanti.
“Oggi, grazie alla battaglia di Confartigianato, le imprenditrici artigiane conquistano il diritto a coniugare attività d’impresa e impegni familiari”. Edgarda Fiorini, Presidente di Donne Impresa Confartigianato, commenta così la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministro del Lavoro e del Ministro dell’Economia e Finanze che consente alle imprenditrici artigiane di poter usufruire del voucher baby-sitting.
Il decreto prevede, infatti, la possibilità per le madri imprenditrici e lavoratrici autonome di richiedere, in sostituzione (anche parziale) del congedo parentale, un contributo per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l’infanzia (erogati da soggetti sia pubblici che privati accreditati).
“Il decreto – spiega la Presidente Fiorini – segna il superamento di un’incomprensibile disparità di trattamento tra dipendenti e titolari d’impresa. Apprezziamo che nella prossima legge di bilancio, grazie anche alla nostra battaglia, la misura sperimentale prevista lo scorso anno è stata resa strutturale per gli anni 2017 e 2018 incrementando le risorse dai 2 milioni di euro del 2016 ai 10 milioni per ognuno degli anni futuri. "
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