News / Credito e incentivi - giovedì 06 giu 2019 | A cura dell'Ufficio Stampa
Con la firma del decreto del 7 maggio 2019, in corso di pubblicazione sulla G.U. inizia l’iter per la concessione dei contributi di cui potranno usufruire le PMI sotto forma di voucher. Una misura contenuta nel “decreto crescita “e nota come “Innovation Manager “.
La misura non è ancora operativa, bisognerà attendere ancora l’emanazione di un altro decreto per l’attuazione delle procedure per la istituzione e iscrizione all’elenco. In parole povere, bisognerà aspettare il decreto attuativo del decreto attuativo.
Vediamo nel dettaglio chi potrà beneficiare del voucher per l’acquisto di consulenze specialistiche in ambito di processi di trasformazione tecnologica e digitale, nonché di processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa; chi potrà iscriversi nell’elenco degli Innovation Manager e quali saranno le spese ammissibili al contributo.
Chi può beneficiare del contributo
Le PMI indipendentemente dalla forma giuridica, dal regime contabile adottato, nonché dalle modalità di determinazione del reddito ai fini fiscali con l’eccezione di quelle appartenenti ai settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013;
Quali sono le spese ammissibili
Si considerano ammissibili al contributo le spese sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete, al fine di indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di una o più delle seguenti tecnologie abilitanti, iscritto nell’apposito elenco previsto dal decreto e in via di definizione, oppure indicato, a parità di requisiti personali e professionali, da una società di consulenza iscritta nello stesso elenco e che risulti indipendente rispetto all’impresa o alla rete nella cui struttura viene temporaneamente inserito:
a) big data e analisi dei dati; b) cloud,fog e quantum computing; c) cyber security; d) integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale; e) simulazione e sistemi cyberfisici; O prototipazione rapida; g) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA); h) robotica avanzata e collaborativa; i) interfaccia uomo-macchina; I) manifattura additiva e stampa tridimensionale; m) internet delle cose e delle macchine; n) integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; o) programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati; p) programmi di open innovation;q)processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:
– L’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
– L’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capitai, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale come l’equity crowdlimding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.
Sono in ogni caso escluse dalle spese ammissibili quelle per servizi di consulenza specialistica relative alle ordinarie attività amministrative aziendali o commerciali, come i servizi di consulenza in materia fiscale, contabile, legale, o di mera promozione commerciale o pubblicitaria.
Il contenuto e le finalità delle prestazioni consulenziali rilevanti agli effetti dell’ammissione al contributo, nonché le modalità organizzative adottate per il loro concreto svolgimento, devono risultare dal contratto di consulenza specialistica sottoscritto tra l’impresa o la rete di imprese e la società di consulenza o il manager dell’innovazione.
Possono essere considerate ammissibili solo le spese relative a prestazioni dedotte in contratti di consulenza specialistica sottoscritti successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione al contributo.
La domanda di ammissione
L’impresa, nella domanda di ammissione al contributo, dovrà indicare l’Innovation Manager di cui intende avvalersi, tra i soggetti che rispondano ai requisiti fondamentali indicati nel decreto.
Il Ministero dello sviluppo economico, per la costruzione dell’elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza, per la presentazione delle domande di ammissione al contributo, per la valutazione e gestione delle stesse, per la comunicazione del loro esito e per la successiva erogazione del voucher, si avvale di un apposito sistema informatico, realizzato e gestito dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, S.p.A. Invitalia.
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