La legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), ha sostituito il super e l’iper ammortamento con un credito d’imposta per i soggetti che eseguono investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
Per beneficiare di tale agevolazione fiscale è necessario che:
1. sia prodotta una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico che consenta di acquisire le informazioni necessarie per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative introdotte per i soli beni di cui alle tabelle A e B allegate alla legge 232/16;
2. sia fatto espresso riferimento alla disciplina in esame nelle fatture e negli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati.
Come per tutte le novità, occorre non solo chiedersi come adempiere correttamente, ma anche quali siano le conseguenze in caso di omissione.
Quanto previsto al primo punto è una novità introdotta al solo fine di consentire al Ministero dello Sviluppo Economico di acquisire determinate informazioni come sopra evidenziato. Dovrebbe trattarsi di una comunicazione annuale a consuntivo non facendo la disposizione alcun riferimento ad una possibile decadenza del credito d’imposta in caso di omissione. A tal fine è auspicabile che il Mise non disponga di una simile conseguenza.
Focalizzandoci sull’adempimento richiesto al secondo punto, la mancanza della fattura 'parlante' potrebbe portare alla revoca del beneficio e nel caso si ricevesse qualche fattura valevole per l’agevolazione, senza la necessaria indicazione, è consigliabile ed ad oggi si ritiene necessario, chiedere lo storno immediato della fattura (nota di credito elettronica) e l’emissione di un nuovo documento contenente l’indicazione completa da parte del fornitore
Informazioni ed approfondimenti possono essere chiesti presso gli uffici del Servizio Fiscale di Confartigianato.