Sul Resto del Carlino di oggi, una rticolo fa il punto sulle richieste di Confartigianato Donne Impresa che, in merito al ruolo delle donne nel mondo del lavoro, ha chiesto alle Istituzioni un maggiore impegno sui necessari servizi all’infanzia:
Nei giorni scorsi Emanuala Bacchilega, in veste di Presidente Regionale di Confartigianato Donne impresa, ha inviato una lettera a Elly Schlein, Vicepresidente della Regione Emilia Romagna, nella quale esprimeva il 'grande disagio in cui si trovano le madri imprenditrici, così come molte loro collaboratrici' che in questo periodo hanno potuto riprendere le loro attività lavorative ma che, pur 'assicurando il loro grande contributo alla nostra economia e all'occupazione, non trovano adeguato supporto dal sistema scolastico e delle strutture per l'infanzia, chiuse per rispetto alle misure di sicurezza anti-contagio'.
Il Comitato Donne Impresa di Confartigianato Emilia Romagna ha quindi dato la propria disponibilità 'ad un confronto per la ricerca di soluzioni alternative che, al di là del congedo parentale, abbiano la finalità di assicurare la miglior serenità possibile alle famiglie, nell'attesa di una ripresa compiuta dei servizi dedicati all'infanzia'.
Molto rapida la risposta della Vicepresidente Elly Schlein, che ha rilevato come la preoccupazione di tante donne imprenditrici sia anche quella della Regione. 'Per questo motivo - ha scritto Elly Schlein - sin dal 18 aprile il Presidente Bonaccini ha portato alla discussione con il Governo la necessità di accompagnare alla strategia di graduale ripresa delle attività una strategia di sostegno alle famiglie nella gestione del carico di cura e dei figli, con attenzione particolare ai bisogni dei bambini e ragazzi stessi, che hanno diritto ad una graduale ripresa della socialità e dei loro percorsi educativi'.
'Insieme all’Assessora con delega alla scuola, Paola Salomoni, abbiamo convocato enti locali, esperti, enti gestori e coordinamenti pedagogici, ed abbiamo elaborato una serie di proposte concrete sulle modalità alternative per consentire lo svolgimento in sicurezza delle attività estive per minori, con l’intento di contribuire con esse anche alla riflessione sulla riapertura dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole. Proposte che ho potuto portare direttamente alle Ministre Azzolina, Bonetti e Catalfo nel corso di due incontri organizzati su questo tema, anche grazie alle nostre sollecitazioni. Il Governo ha assunto nelle sue bozze buona parte dei nostri contributi, e speriamo che fornisca la cornice giuridica in fretta per far partire le prime sperimentazioni di attività in piccoli gruppi con tutte le misure di sicurezza e tutela della salute necessarie sia per i bambini e ragazzi, che per le loro famiglie e per gli operatori e le operatrici'.
In Emilia Romagna sono attive oltre 83.000 aziende femminili, che rappresentano il quasi il 27% del totale delle imprese attive. Solo nell’artigianato sono oltre 20.000, delle quali oltre 2.000 in provincia di Ravenna.
L’occupazione delle donne in Emilia Romagna, d’altronde è a livelli molto alti, e da sempre: stiamo parlando di oltre 900.000 occupate, ovvero il 45% degli occupati totali.
‘Da questi dati si evince come questo argomento, cioè dare alle donne, imprenditrici o dipendenti, la possibilità di tornare al lavoro, è essenziale per la tenuta del nostro sistema economico e produttivo – ha detto Emanuela Bacchilega – ci auguriamo che i tempi siano rapidi’.