Nei giorni scorsi Anara Confartigianato, l'associazione dei Centri di Revisione autoveicoli, ha incontrato i rappresentanti del Ministero dei Trasporti e della Motorizzazione Civile per fare il punto sulle priorità di intervento e concordare un piano di lavoro per affrontare i nodi irrisolti dell’attività di revisione dei veicoli. Anara Confartigianato ha chiesto di mettere al centro del confronto alcune priorità: l’adeguamento della tariffa ferma dal 2004, le criticità per l’attuazione del Decreto di recepimento della Direttiva europea 2014/45/UE (disciplina ispettore, questione terzietà, conflitto di interesse), le semplificazioni per alleggerire i tempi dei controlli senza pregiudicare la qualità del servizio e la sicurezza stradale.
Tra le proposte avanzate dai Revisori Auto: la possibilità, in linea con quanto previsto dalla Direttiva europea 2014/45/UE che, nel caso di vendita di un veicolo, sia resa obbligatoria una revisione straordinaria salvo che non sia stata effettuata nei precedenti 6 mesi, la correzione della norma che proroga ulteriormente la scadenza delle revisioni, la necessità di una proroga, almeno fino a giugno del 2021, delle scadenze dei certificati di taratura delle attrezzature utilizzate dai centri di controllo, al fine di contenere gli ulteriori oneri che graveranno sulle imprese. In merito, è stato chiesto che la periodicità della verifica della conformità metrologica delle apparecchiature venga riportata, come avviene in tutta Europa, entro i parametri previsti dalla Direttiva 2014/45/UE – ovvero 24 mesi e non 1 anno – per evitare ingiustificati aggravi di costi per le imprese.
Per quanto riguarda gli accertamenti svolti da ispettori, Anara ha sottolineato la necessità di coinvolgere la categoria nella fase attuativa della norma che prevede la possibilità di incrementare gli ispettori abilitati per supportare l’Amministrazione a fronte dell’emergenza COVID-19 negli accertamenti sui veicoli pesanti.
E, ancora, in merito all’attuazione della norma volta a semplificare le procedure di collaudo dei veicoli a seguito di modifiche strutturali e funzionali, i Revisori di Confartigianato hanno chiesto che vengano agevolate ed escluse dai collaudi tutte quelle attività eseguite dalle imprese di installazione impianti gpl-metano, demandando le responsabilità a carico delle stesse imprese e prevedendo, in luogo dei collaudi, procedure semplificate di tipo amministrativo.
I rappresentanti del Ministero dei Trasporti hanno condiviso le richieste e le priorità di intervento indicate da Anara Confartigianato, offrendo disponibilità e impegno a rivedere organicamente tutta la materia delle revisioni. In particolare, il Ministero si è impegnato ad elaborare una proposta di adeguamento della tariffa sulla base dei parametri indicati da Anara da sottoporre all’approvazione dei competenti Ministeri che dovranno poi adottare il provvedimento, secondo l’iter istituzionale previsto. Sul prolungamento della proroga della scadenza delle revisioni, il Ministero ha confermato che a livello parlamentare si sta lavorando per modificare la norma da veicolare nel primo provvedimento utile. Rassicurazioni sono arrivate anche sulla possibilità di ottenere una proroga delle scadenze dei certificati di taratura delle attrezzature utilizzate dai centri di controllo, mentre il problema del ripristino della cadenza biennale delle verifiche metrologiche sarà oggetto di approfondimento nell’ambito del tavolo di confronto con la Categoria. Sulla questione degli ispettori supplementari il Ministero ha assicurato che la norma dà la possibilità al Ministero di avvalersi di personale supplementare per far fronte alle esigenze operative per gestire le sedute in regime di 870, ma che dovrà essere opportunamente disciplinata, insieme alla Categoria, tenendo conto di tutti gli aspetti connessi e le implicazioni sulle imprese (rapporto di lavoro dell’ispettore con l’impresa, compenso etc.). Infine, per quanto riguarda la norma sulla semplificazione dei collaudi, il Ministero ha assicurato che procederà nella direzione di favorire tutte quelle attività che possono essere escluse dai collaudi, compreso l’ambito dei collaudi effettuati dalle imprese installatrici di impianti gpl-metano sui veicoli, come sollecitato da Anara.