News / Associazioni di mestiere - giovedì 19 mag 2022 alle 12:02 | A cura dell'Ufficio Stampa
'La norma del Dl Taglia prezzi, approvato dal Senato, che introduce l’obbligo per le imprese di possedere un’attestazione SOA per operare nel mercato dei bonus edilizi, ha riportato nell’incertezza cittadini e imprese che ora si trovano in una giungla normativa nella quale hanno difficoltà a districarsi', si legge nella nota sottoscritta anche da Confartigianato Nazionale.
Il provvedimento obbliga le imprese ad avere le attestazioni SOA per importi dei lavori superiori a 516.000 euro dal 2023, mettendo così in difficoltà tutte le micro-piccole-medie imprese del settore che operano in campo privato senza queste certificazioni necessarie, invece, per gli appalti pubblici.
La Certificazione SOA è un attestato rilasciato da Organismi autorizzati che comprova la capacità economica e tecnica di un’impresa di qualificarsi per l’esecuzione di appalti pubblici. Iscriversi alla SOA ha dei costi molto elevati e procedure complesse che poco si addicono alle imprese che non svolgono lavori per gli Enti pubblici. Inoltre tale obbligo può essere tranquillamente superato avvalendosi dell’avvalimento, e cioè la procedura che dà l’opportunità di utilizzare la SOA di un’altra impresa. Tutto ciò è utile solo per mettere fuori gioco le aziende più piccole che non possono sostenerli.
Confartigianato della provincia di Ravenna è fortemente preoccupata per l’ennesimo cambiamento della norma che regola i bonus edilizi e che va contro lo stesso impegno del Governo a semplificare le procedure.
Invece di agevolare l’iter dei bonus, soprattutto il superbonus 110%, per imprese e cittadini già alle prese con un coacervo di rincari, burocrazia e difficoltà nelle cessioni del credito, il Governo tira fuori l’ennesimo “coniglio dal cilindro” che penalizza ulteriormente tutto il comparto, con ovvie ripercussioni sui clienti e filiera.
È opportuno evidenziare come, pur con criticità, i bonus stanno trainando il settore edile che è uno dei comparti in maggior crescita post pandemica.
Confartigianato della provincia di Ravenna auspica che questo provvedimento venga subito revocato in quanto gli effetti distorsivi sul mercato sarebbero immediati ed evidenti i danni alle imprese artigiane che hanno sempre garantito qualità, professionalità e correttezza.
News in Primo Piano
Altre Associazioni di mestiere
News per settore