News / Affari generali e inizio attività - venerdì 09 set 2022 alle 15:36 | A cura dell'Ufficio Stampa
È in via di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero del Lavoro, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze, che definisce condizioni, regole e modalità di accesso al bonus di 200 euro previsto dal Decreto Legge n. 50/2022, convertito con modifiche nella Legge n. 91/2022 per i lavoratori autonomi.
Le risorse stanziate ammontano a 600 milioni per il 2022 ed è ancora da definire la data a decorrere dalla quale sarà possibile presentare la domanda; ma alla luce del fatto che gli enti delegati procederanno all’erogazione secondo l’ordine cronologico delle domande presentate e accolte, si prospetta un possibile “click day”.
Chi ne ha diritto
I lavoratori autonomi e i professionisti e va ad aggiungersi a quella prevista per i lavoratori dipendenti, i pensionati e altre categorie sempre previste dal D.L. n. 50/2022, che viene riconosciuta una tantum ai lavoratori autonomi e ai professionisti:
• iscritti alle gestioni previdenziali INPS e ai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al D.Lgs. n. 509/1994 e al D.Lgs. n. 103/2022;
• che non abbiano percepito, sotto altro titolo e per altre motivazione, il bonus previsto dall’art. 31 (Indennità una tantum per i lavoratori dipendenti) e 32 (Indennità una tantum per pensionati e altre categorie di soggetti) del D.L. n. 50/2022;
• che nel periodo di imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.
Requisito soggettivo
E’ necessario che il lavoratore autonomo/professionista risulti iscritto a una delle gestioni previdenziali INPS ovvero a uno degli enti previsti dai D.Lgs. n. 509/1994 e n. 103/2022.
I beneficiari devono essere già iscritti alle gestioni previdenziali alla data di entrata in vigore del D.L. n. 50/2022, ovvero al 18 maggio 2022, con partita IVA attiva e attività lavorativa avviata sempre entro il 18 maggio 2022.
Requisito reddituale
E’ necessario che il lavoratore autonomo e il professionista abbia percepito nel corso dell’anno 2021 un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.
La norma fa riferimento al concetto di reddito complessivo e non a quello da lavoro autonomo e viene chiarito nel decreto che con riferimento al requisito reddituale, dal computo del reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali, sono esclusi: i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.
Condizioni richieste per l’accesso
E’ necessario che il soggetto abbia effettuato, entro la data del 18 maggio 2022, almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020; tale requisito non si applica ai contribuenti per i quali non risultano scadenze ordinarie di pagamento entro la data sempre del 18 maggio 2022.
Ammontare dell’indennità
€.200
Modalità di presentazione della domanda
Le domande sono presentate dai beneficiari in base alle modalità di presentazione che saranno definite dai singoli enti previdenziali.
Viene precisato che qualora il soggetto interessato sia iscritto contemporaneamente a una delle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e ad uno degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza ed assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, l’istanza dovrà essere presentata esclusivamente all’INPS.
All’istanza deve essere allegata copia del documento di identità in corso di validità e del codice fiscale nonché le coordinate bancarie o postali per l’accreditamento dell’importo relativo al beneficio.
Termini di presentazione della domanda
Non risulta ancora stabilita la data a decorrere dalla quale sarà possibile presentare la domanda per il riconoscimento dell’indennità una tantum.
Potrebbe essere dal 15 settembre secondo l'ipotesi che circola all'interno dell'Adepp, l'Associazione degli Enti pensionistici.
Probabilmente l’accesso ai portali dovrà avvenire tramite SPID.
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