IL GOVERNO HA APPROVATO IL DECRETO LEGGE AIUTI-QUATER

News / Fisco e consulenza aziendale - martedì 15 nov 2022 alle 14:27 | A cura dell'Ufficio Stampa


Lo scorso 10 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto decreto legge Aiuti-quater, contenente tra le altre, misure per contrastare il caro energia e modifiche alla normativa del superbonus e in materia di appalti, con uno stanziamento di circa 9,1 miliardi di euro, provenienti dall’extragettito fiscale.
Il provvedimento non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e pertanto alcune norme dovranno essere oggetto di analisi, verifica e auspicato miglioramento.
Tra le disposizioni di interesse segnaliamo:

• Modifiche alla disciplina sul superbonus (Art. 7)
La norma modifica nuovamente la disciplina con un intervento d’urgenza che sta producendo disorientamento negli operatori economici. Si interviene sui condomini riducendo la percentuale di detrazione al 90% e introducendo l’obbligo di presentare la CILA, senza prevedere un periodo transitorio che faccia salvi i contratti conclusi o in fase di definizione in questo periodo. Peraltro, nessuna soluzione viene offerta per risolvere il problema dei “crediti incagliati” denunciato da tempo da Confartigianato. Su tali questioni Confartigianato nazionale avanzerà sin da subito le proprie proposte al Governo e al Parlamento.

Come richiesto dalla nostra confederazione, si allunga invece la finestra temporale in cui le villette e le singole unità immobiliari possono godere del Superbonus 110% se ci sono stati lavori per almeno il 30% dell’intervento. Al momento, il termine della finestra agevolata arriva al 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Il decreto-legge modifica il termine del 31 dicembre 2022 prorogandolo al 31 marzo 2023, lasciando però invariata la data per l'effettuazione del 30% dei lavori (che rimane quindi al 30 settembre di quest'anno).

• Credito d'imposta a favore delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, per il mese di dicembre 2022 (Art. 1)
Viene accolta la richiesta, sempre avanzata da Confartigianato nazionale in fase di conversione del DL Aiuti-ter, di riconoscere i crediti d’imposta per l'acquisto, da parte delle imprese, di energia elettrica e gas naturale anche in relazione alla spesa sostenuta nel mese di dicembre.

Disposizioni in materia di accisa e IVA su alcuni carburanti (Art. 2)
Sono prorogate fino al 31 dicembre 2022:
- la riduzione delle aliquote di accisa su prodotti energetici utilizzati come carburanti (benzina, gasolio e GPL);
- l’esenzione dall’accisa sul gas naturale per autotrazione;
- la riduzione dell’aliquota IVA (fissata al 5%) per le forniture di gas naturale impiegato in autotrazione.

• Misure di sostegno per fronteggiare il caro bollette (Art. 3)
Per contrastare gli effetti dell’incremento dei costi dell’energia, le imprese residenti in Italia potranno richiedere la rateizzazione degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo di riferimento compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023 (data da verificare nel testo definitivo).
Le imprese dovranno fare apposita istanza ai fornitori, secondo modalità semplificate stabilite con decreto del ministero dello Sviluppo economico, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del DL. Entro 15 giorni dalla ricezione dell’istanza, il fornitore ha l’obbligo di offrire ai richiedenti una proposta di rateizzazione.
Aumentano, inoltre, da 600 euro a 3mila euro i fringe benefit esentasse per i lavoratori dipendenti. La norma prevede cioè che per il 2022 non concorra a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale, fino a 3mila euro (invece dei 600 euro) per ciascun lavoratore.

• Misure urgenti in materia di mezzi di pagamento (Art. 6)
Per i soggetti passivi IVA che hanno l'obbligo della trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri, è previsto per il 2023 un credito d’imposta pari al 100% della spesa sostenuta per l'adeguamento dei registratori telematici, per un massimo di 50 euro per ognuno e in ogni caso nel limite di spesa di 80 milioni di euro per il 2023.
Le modalità attuative saranno definite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate.
Viene, inoltre, previsto a partire dal 1° gennaio 2023 un aumento del tetto massimo al trasferimento di denaro contante da 1000 a 5000 euro.

• Norme in materia di procedure di affidamento dei lavori (Art. 10)
Alle stazioni appaltanti destinatarie di finanziamenti del PNRR che, pur in possesso dei requisiti, non hanno avuto accesso al Fondo per l'avvio di opere indifferibili e non risultano beneficiarie delle preassegnazioni – ma che comunque hanno proceduto entro il 31 dicembre 2022 all’avvio delle procedure di affidamento dei lavori – possono essere assegnati contributi finalizzati a fronteggiare gli incrementi di costo derivanti dall’aggiornamento dei prezzari. Tali contributi sono concessi a valere sulle risorse residue disponibili al termine della procedura di assegnazione delle risorse del Fondo.

Come già indicato in apertura, questa è la sintesi della bozza definita nel corso del Consiglio dei Ministri del 10 novembre scorso. Il provvedimento infatti non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Sarà nostra cura seguire l'iter del provvedimento, dalla pubblicazione al suo percorso di conversione in Parlamento.


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