BANDO REGIONE EMILIA ROMAGNA A SOSTEGNO DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE

News / Credito e incentivi - lunedì 12 dic 2022 alle 11:32 | A cura dell'Ufficio Stampa


La Regione Emilia Romagna ha adottato un nuovo bando che prevede la concessione di incentivi a sostegno dell’imprenditoria femminile, per rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro nelle PMI, anche grazie agli investimenti produttivi.

Obiettivi
L’aiuto consiste in contributi a fondo perduto a favore di piccole e medie imprese, compresi consorzi e società cooperative aventi unità locale nel territorio dell’Emilia-Romagna, con lo scopo di favorire la crescita dell’iniziativa imprenditoriale femminile. In particolare, a supporto delle realtà che necessitano di ricorrere al mercato finanziario per effettuare gli investimenti in un periodo di aumento del costo del denaro.

Destinatari
Piccole e medie imprese, a prevalente partecipazione femminile, così individuate:
• le imprese individuali la cui titolare sia una donna
• le società di persone e le società cooperative il cui numero di soci di sesso femminile rappresenti almeno il 60% di componenti la compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute;
• le società di capitali in cui le donne detengano almeno i due terzi delle quote di capitale e costituiscano almeno i due terzi del totale dei componenti dell’organo di amministrazione.

Caratteristiche degli interventi
Sono finanziabili gli interventi a favore della crescita e del consolidamento dell’imprenditoria femminile, rivolti ad aumentare la competitività e la qualità delle imprese gestite da donne, ed evidenziare, ove possibile, lo stretto legame tra le pari opportunità, il business aziendale e la qualità del lavoro.

Spese ammissibili
a) acquisto di macchinari e attrezzature, infrastrutture telematiche e digitali; è ammissibile anche l’attrezzatura acquisita tramite leasing o noleggio nel limite dei canoni riferiti al periodo di realizzazione del progetto e relativi unicamente alla quota capitale (con esclusione, pertanto, di interessi e altre spese di gestione e del maxi canone iniziale e/o finale).
b) acquisto di brevetti, licenze software, cloud e servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale; con riferimento alla spesa per eventuali canoni di “licenza software, cloud e servizi” si stabilisce di limitare (quando indicato nella domanda o quando si possa riscontrare) l’ammissibilità alle sole spese sostenute entro il 31/12/2023 aventi effetto operativo anche pluriennale e comunque di non ritenerle ammissibili quando si tratti, con evidenza, di rinnovi di situazioni preesistenti al bando.
c) consulenze, destinate all'aumento della produttività, all'innovazione organizzativa, al trasferimento delle tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti, gli studi di fattibilità e i piani d’impresa, comprensivi dell’analisi di mercato, gli studi per la valutazione dell'impatto ambientale, le spese relative ad iniziative e campagne promozionali debitamente motivate e contestualizzate. (da tale voce si escludono le spese per la predisposizione della domanda e per la presentazione della rendicontazione). Tali spese saranno riconosciute nella misura massima del 30% della somma delle spese di cui alle lettere a+b;
d) opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto, riconosciute nel limite massimo di 5.000 euro;
e) costi generali nella misura massima del 5% dei costi diretti ammissibili dell’operazione, ovvero della somma delle spese di cui alle lettere a+b+c+d. Possono rientrare in questa voce le spese per la definizione e gestione del progetto (compreso l’addestramento del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste dall’utilizzo dei beni acquistati) che non sono ricomprese nelle voci di cui alle lett. a), b), c) e d) e che non fanno parte delle spese escluse, ai sensi del paragrafo successivo.
I progetti ammessi devono essere avviati a partire dal 01/01/2023 ed essere conclusi entro il 31/12/2023. Le fatture relative ai progetti ammessi a finanziamento debbono essere emesse ed effettivamente pagate nel periodo tra il 01/01/2023 ed il 15/02/2024, ovvero la data di presentazione della rendicontazione delle spese, se precedente. Le fatture dovranno comunque riferirsi ad attività e ad interventi svolti entro il 31/12/2023, e non dovranno contenere riferimenti a ordinativi, prestazioni o acquisti effettuati prima del 01/01/2023.

Caratteristiche del contributo: tipologia, misura, regime di aiuto e regole sul cumulo
Il contributo sarà concesso nella forma del fondo perduto, nella misura massima del 50% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a euro 80.000,00 e sarà calcolato come segue:
a) una quota parte pari al 30% della spesa ritenuta ammissibile;
b) una eventuale quota parte del 15% della spesa ritenuta ammissibile, a copertura del costo per interessi da sostenersi per l’attivazione di un mutuo di almeno 4 anni, calcolato sulla base dell’attualizzazione dei costi di interessi.
c) un ulteriore incremento di 5 punti percentuali, a determinate condizioni.

Scadenza
Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione tramite applicativo web Sfinge 2020 dalle ore 10.00 del giorno 24 febbraio 2023 alle ore 13.00 del giorno 28 marzo 2023 si procederà alla chiusura anticipata della suddetta finestra al raggiungimento di un numero massimo di 300 domande presentate.



Le imprese associate possono rivolgersi, per informazioni ed approfondimenti, agli addetti del Servizio Credito e Incentivi di Confartigianato.


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