Nella Gazzetta Ufficiale del 13 dicembre 2022 è stato pubblicato il decreto 29 settembre 2022, numero 192, del Ministero dello Sviluppo Economico, che costituisce Regolamento di riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici.
Un provvedimento molto atteso dagli installatori artigiani, che infatti colma un gap venutosi a determinare nelle norme professionali con l’entrata in vigore del Codice delle Comunicazioni Elettroniche con cui si è introdotto, anche nel nostro Paese, l’obbligo di etichetta “edificio predisposto alla banda ultralarga” per gli edifici di nuova costruzione e quelli soggetti a profonda ristrutturazione.
Il decreto 29 settembre 2022 numero 192 del Ministero dello Sviluppo Economico, in vigore dal 28 dicembre 2022, attua quanto previsto dalla legge n. 248 del 2 dicembre 2005 (Testo di riferimento per le misure di contrasto all’evasione fiscale e in materia tributaria e finanziaria, art. 11 -quaterdecies comma 13 lett. A) e modifica il DM 37/2008 sugli impianti negli edifici civili, ampliando e diversificando le tipologie di impianti elettronici di comunicazione e introducendo un articolo sugli “Adempimenti del tecnico abilitato”.
Con questa importante modifica viene riconosciuta e valorizzata la figura del “Responsabile tecnico” che si occupa di tali impianti, con specifiche responsabilità. Vediamo in sintesi le modifiche.
Come noto, con l’aggiornamento del Codice delle Comunicazioni Elettroniche (rif. co. 2, articolo 4 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207) è stata prevista una modifica al D. M. 37/08 per adeguare la disciplina agli obblighi di infrastrutturazione digitale all'interno degli edifici, con gli impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica a banda ultra larga di cui all'articolo 135-bis del Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. n. 380/2001).
Si ricorda che tale adempimento, previsto per tutti gli edifici di nuova costruzione e in caso di opere che richiedano il rilascio di un permesso di costruire, è attestato dall'etichetta di “edificio predisposto alla banda ultra larga”, rilasciata da un impiantista abilitato con la lettera b), su istanza del soggetto che ha richiesto il rilascio del permesso di costruire o di altro soggetto interessato e che tale attestazione è necessaria ai fini della segnalazione certificata di agibilità e che verrà successivamente (entro 90 giorni) comunicata dal Comune al SINFI (Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture).
Il decreto, composto da un solo articolo prevede le seguenti modifiche e integrazioni al decreto del Ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37:
- Modifica all’art. 1 (Ambito di applicazione) che specifica l’ambito di applicazione della lettera b) la cui declaratoria diviene: «b) impianti radiotelevisivi, le antenne, gli impianti elettronici deputati alla gestione e distribuzione deisegnali tv, telefono e dati, anche relativi agli impianti di sicurezza compresi gli impianti in fibra ottica, nonché' le infrastrutture necessarie ad ospitare tali impianti;»;
- Modifica all’art. 2 (Definizioni relative agli impianti) che al comma 1, lettera a), definisce il punto di consegna inserendo la frase «ovvero il punto terminale di rete come definito dall'articolo 2, comma 1, lettera oo), del decreto legislativo 8 novembre 2021, n.207» (qui si segnala un refuso poiché il riferimento corretto sarebbe dovuto essere al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259 come modificato dal D. Lgs. 207/2021 dove è rubricata la lettera oo) punto terminale di rete: il punto fisico a partire dal quale l'utente finale ha accesso a una rete pubblica di comunicazione elettronica e che, in caso di reti in cui abbiano luogo la commutazione o l'instradamento, e' definito mediante un indirizzo di rete specifico correlabile a un numero di utente finale o a un nome di utente finale; per il servizio di comunicazioni mobili e personali il punto terminale di rete e' costituito dall'antenna fissa cui possono collegarsi via radio le apparecchiature terminali utilizzate dagli utenti del servizio;
- modifica all’art. 2 (Definizioni relative agli impianti), con la sostituzione della lettera f con “f) impianti radiotelevisivi ed elettronici: le componenti impiantistiche necessarie alla trasmissione ed alla ricezione dei segnali tv, telefono e dati, anche relativi agli impianti di sicurezza, ad installazione fissa, comprese le infrastrutture destinate ad ospitare tali impianti;” inserendo l’infrastruttura fisica tra gli elementi di impianto, storica battaglia di Confartigianato Antennisti Elettronici;
- inserimento di un articolo 5 bis) (Adempimenti del tecnico abilitato) che prevede:
- Il responsabile tecnico dell'impresa, abilitato per gli impianti è responsabile dell'inserimento nel progetto edilizio dell'edificio di tutte le parti di infrastruttura fisica multiservizio passiva e degli accessi che richiedono di essere realizzati per gli interventi previsti ai sensi dall'articolo 135-bis del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.
- Al termine dei lavori, su istanza del soggetto che ha richiesto il rilascio del permesso di costruire o di altro soggetto interessato, il responsabile tecnico dell'impresa di cui al comma 1 rilascia una dichiarazione di conformità dell'impianto ai sensi di quanto previsto dalle Guide CEI 306-2, CEI 306-22 e 64- 100/1, 2 e 3, corredata degli allegati ove sono descritte le caratteristiche degli accessi e della infrastruttura fisica multiservizi passiva.
- Tale dichiarazione è necessaria ai fini della presentazione allo sportello unico dell'edilizia della segnalazione certificata di cui all'articolo 24 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.