News / Associazioni di mestiere - giovedì 06 apr 2023 alle 08:09 | A cura dell'Ufficio Stampa
In occasione della Pasqua salgono alla ribalta i consumi dei prodotti della tradizione e in particolare quelli del comparto dolciario. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi di Confartigianato Emilia-Romagna, nella nostra regione sono interessate dai consumi tipici dei prodotti pasquali oltre 3.000 pasticcerie e imprese del settore dolciario (pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato, confetteria, etc.) con una alta vocazione artigianale: sono 2.758 le imprese artigiane, rappresentando l’83,6% delle imprese totali del settore.
Prezzi della pasticceria fresca salgono della metà rispetto all’alimentare: la crisi combinata di materie prime e dell’energia hanno ribaltato effetti pesanti sul comparto dolciario e in particolare sulle pasticcerie, che però reagiscono con un incremento dei prezzi dimezzato rispetto alla tendenza di prodotti alimentari e inferiore alla media europea. Purtroppo a febbraio 2023 le quotazioni internazionali dei cereali hanno registrato un +34,9% su base annuale e sono superiori dell’83,4% al livello del 2019. Se a febbraio 2023 i prezzi al consumo dei prodotti alimentari è stato del +13,2%, i prezzi dei prodotti di pasticceria fresca si sono fermati al +6,5%, un ritmo di crescita che è circa un terzo rispetto al +18,4% registrato dai prezzi della pasticceria confezionata.
La tavola di Pasqua con i prodotti della tradizione: la biodiversità della produzione agroalimentare emiliano-romagnola, ad elevata vocazione artigianale, si declina in ben 398 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo, che posizionano la nostra regione al quarto posto dietro a Campania (580 prodotti), Toscana (464 prodotti) e Lazio (456 prodotti).
Quasi metà dei pasticceri, panettieri e pastai artigiani difficili da reperire: in Emilia-Romagna delle 2.770 entrate previste dalle imprese per le professioni di pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali e Panettieri e pastai artigianali, 1.260 unità pari al 45,5%, risulta di difficile reperimento, quota superiore di 2,4 punti rispetto a quella nazionale (43,1%). Inoltre, rispetto alla quota di entrate difficili da reperire rilevata per il totale imprese, pari al 44,2%, quella rilevata per pasticceri, gelatai, conservieri, panettieri e pastai artigianali risulta superiore di 1,3 punti.
Nell'allegato PDF una scheda sintetica dei dati più rilevanti
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