News / Credito e incentivi - venerdì 13 ott 2023 alle 09:32 | A cura dell'Ufficio Stampa
Imprese e professionisti potranno richiedere un contributo per acquistare e installare infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici. Con due decreti direttoriali, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica fissa le date di avvio della piattaforma, gestita da Invitalia, con la quale si potrà accedere al 'Bonus Colonnine per imprese e professionisti'.
Dalle ore 10.00 del 26 ottobre sarà possibile la compilazione della domanda attraverso la piattaforma INVITALIA.
L’invio della domanda, sempre attraverso la piattaforma INVITALIA, sarà invece possibile a partire dal 10 novembre fino alle 17.00 del 30 novembre.
Le agevolazioni sono rivolte a imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e a singoli professionisti, per un importo pari al 40% delle spese ammissibili sostenute successivamente al 4 novembre 2021 e oggetto di fatturazione elettronica.
Queste possono riguardare l’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese di installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio.
Il contributo copre, fino al limite massimo del 10% del costo per l’acquisto e messa in opera, anche le spese sostenute per la connessione alla rete elettrica e quelle per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.
Le risorse disponibili per il bonus colonnine sono 87,5 milioni: 70 serviranno a sostenere le imprese per l’acquisto di infrastrutture di ricarica dal valore complessivo inferiore ai 375.000 euro, mentre 8,75 milioni sono stanziati per un valore superiore alla stessa soglia. I restanti 8,75 milioni sono invece rivolti ai professionisti.
COLONNINE DI RICARICA ELETTRICA - CRE
Elenco delle spese ammissibili e dei requisiti delle colonnine di ricarica elettrica
Ai sensi dell’articolo 6 del decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 25 agosto 2021 sono ammissibili:
1. le spese, al netto di IVA, relative all’acquisto e all’installazione di infrastrutture di ricarica;
2. le spese sostenute successivamente alla data di entrata in vigore del decreto;
3. le spese oggetto di fatturazione elettronica.
Le spese di cui ai precedenti punti possono comprendere:
a) l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica ivi comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio.
Per tale voce di costo si considerano i seguenti costi specifici massimi ammissibili:
i) infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi:
1. wallbox con un solo punto di ricarica: 2.500 € per singolo dispositivo;
2. colonnine con due punti di ricarica: 8.000 € per singola colonnina.
ii) infrastrutture di ricarica in corrente continua:
1. fino a 50 kW: 1000 €/kW;
2. oltre 50 kW: 50.000 € per singola colonnina;
3. oltre 100 kW: 75.000€ per singola colonnina;
b) i costi per la connessione alla rete elettrica così come identificati dal preventivo per la connessione rilasciato dal gestore di rete, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica, stabilito secondo i criteri di cui alla lettera a);
c) le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica, stabilito secondo i criteri di cui alla lettera a).
Non sono, in ogni caso, ammissibili al contributo, a titolo esemplificativo:
a) le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere;
b) le spese per consulenze di qualsiasi genere;
c) le spese relative a terreni e immobili;
d) le spese relative acquisto di servizi diversi da quelli previsti dal precedente comma 1 lettere b) e c), anche se funzionali all’istallazione;
e) le spese per costi relativi ad autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio.
Le infrastrutture di ricarica elettrica, a pena di inammissibilità, devono:
a) essere nuove di fabbrica;
b) avere una potenza nominale almeno pari a 7,4 kW, che garantiscano almeno 32 Ampere per ogni singola fase;
c) rispettare i requisiti minimi di cui all’articolo 4 della Delibera dell’Autorità di regolazione per Energia Reti e ambiente n. 541/2020/R/ee del 15 dicembre 2020;
d) essere collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari;
e) essere realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità, ai sensi del D.M. 37/2008 e del preventivo di connessione accettato in via definitiva.
Gli addetti del Settore Credito e Incentivi di Confartigianato sono a disposizione per approfondimenti e informazioni.
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