News / Associazioni di mestiere - mercoledì 18 mag 2011 | A cura dell'Ufficio Stampa
Il Parlamento Europeo ha approvato le nuove regole sulle etichettature dei prodotti tessili.Il periodo transitorio terminerà due anni e mezzo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea.
Il Parlamento Europeo ha approvato l'accordo attinente le modifiche del regolamento sull'etichettatura dei prodotti tessili.
Il team negoziale del Parlamento Europeo ha ottenuto importanti concessioni dagli Stati membri sull'etichettatura delle parti in pelle, e l'impegno della stesura di uno studio di fattibilità sull'etichettatura d'origine "Made in". La decisione di introdurre questa nuova regola è sorta soprattutto perché la pelliccia è spesso usata come guarnizione in indumenti relativamente poco costosi e spesso è difficile per i consumatori distinguere tra una pelliccia vera, e di buona qualità, e una pelliccia falsa.
Il regolamento consentirà ai consumatori europei di non acquistare inavvertitamente abiti contenenti pelliccia o pelle perché l'uso di tali materie prime dovrà essere indicato sul capo.
«Parti non-tessili di origine animale»: sarà questa la denominazione adottata per indicare l'uso di pellicce e pellame nei prodotti tessili, e a beneficiarne sarà soprattutto chi soffre di allergie. Qualunque utilizzo di materiali derivati da parti animali dovrà essere chiaramente indicato sulle etichette dei prodotti tessili.
Sul tema “Made in” nonostante le pressioni del Parlamento che chiedeva l'obbligatorietà dell'etichettatura d'origine sui prodotti tessili importati da paesi terzi, la proposta, molto controversa per alcuni Stati membri, è stata respinta dal Consiglio.
I governi nazionali hanno avanzato la proposta di chiedere alla Commissione di presentare uno studio, da eseguirsi entro il 30 settembre 2013, sulla fattibilità di un sistema di etichettatura d'origine, al fine di diffondere ai consumatori informazioni accurate sul paese di origine e informazioni supplementari per assicurare la completa tracciabilità del prodotto tessile.
Tale relazione di valutazione potrà essere accompagnata da una proposta legislativa.
Tra le altre novità ci sono i possibili nuovi requisiti di etichettatura e nuove tecnologie, secondo cui si dovrebbero stilare un sistema uniforme di etichettatura della taglia per gli indumenti, che sia valido su scala europea (al momento facoltativo), e di introdurre un'indicazione per le sostanze allergeniche. Il Parlamento ha inoltre evidenziato la necessità di valutare per il futuro l'utilizzo di nuove tecnologie per garantire la tracciabilità dei tessuti, come i micro-chip o le frequenze radio, al posto delle tradizionali etichette.
È confermata l'esenzione dall'obbligatorietà di rispettare i requisiti per l'etichettatura per i prodotti tessili "fatti su misura" da sarti indipendenti.
Adesso, dopo l'approvazione della plenaria, le nuove regole sull'etichettatura dovranno essere formalmente sottoscritte dagli Stati membri.
Il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea.
Dopo l’approvazione del Regolamento ci sarà da aspettare un periodo di transizione di due anni e mezzo, per dare alle aziende il tempo di adeguarsi ai i nuovi requisiti di etichettatura, così come per le norme sull'etichettatura delle parti in pelle.
Da ultimo alla Commissione è stata confermata la richiesta di presentare (sempre entro il 30 settembre 2013) un altro studio di fattibilità sulla possibile connessione fra le reazioni allergiche e le sostanze chimiche (come i coloranti, i biocidi o le nano-particelle) utilizzate nei tessuti.
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