News / Associazioni di mestiere - giovedì 08 ago 2024 alle 08:53 | A cura dell'Ufficio Stampa
La Ragioneria di Stato ha bollinato il “Disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023”, approvato il 26 luglio scorso dal Consiglio dei Ministri. Il provvedimento si inserisce nel quadro delle misure e degli interventi di attuazione del PNRR e si compone di 3 parti:
- concessioni autostradali;
- rilevazione dei prezzi e usi commerciali, settore assicurativo, trasporto e commercio;
- start-up.
L’art. 22 della disposizione in commento introduce disposizioni in materia di trasporto pubblico non di linea, Taxi e NCC, intervenendo sull’apparato sanzionatorio, al fine di promuovere condizioni di effettiva concorrenzialità nel settore.
In particolare:
- si prevede l'inasprimento delle sanzioni in caso di mancata iscrizione al Registro elettronico NCC e Taxi (RENT), che vanno dalla sospensione alla revoca dal ruolo dei conducenti. Nel dettaglio, il comma 1 entra nel merito dell’articolo 10-bis del DL 135/2018, istitutivo del RENT, ricordando come il registro stesso sia uno strumento per fronteggiare il fenomeno dell’abusivismo e permettere di operare in un regime di concorrenzialità fra imprese. Inoltre, il medesimo comma introduce nuovi obblighi per i Comuni vòlti a verificare i dati dichiarati dai singoli soggetti iscritti e a informare il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sui dati relativi ai provvedimenti di sospensione o di revoca dei titoli autorizzativi. Ciò consentirà anche una ricognizione del numero delle licenze e delle autorizzazioni per ciascun Comune;
- il comma 2 modifica gli artt. 85 e 86 del Codice della Strada al fine di razionalizzare ed equiparare, nei confronti dei soggetti iscritti al RENT, le sanzioni previste in caso di violazione delle disposizioni della L. 21 del 1992. Il testo riproporziona le sanzioni, differenziando quelle relative ai fenomeni di abusivismo totale (mancanza di autorizzazione) da fatti più lievi (ad esempio mancanza del foglio di servizio). Viene, infine, introdotto il criterio della reiterazione dell’infrazione, pur mancando un arco temporale di riferimento.
Si attende ora la conclusione dell’iter parlamentare e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, seguiranno pertanto opportuni aggiornamenti e approfondimenti.
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