News / Associazioni di mestiere - mercoledì 13 lug 2011 | A cura dell'Ufficio Stampa
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva l’8 luglio scorso, il decreto legislativo sulla tutela penale dell’Ambiente, che all'art. 4 (commi 1 e 2) ha abrogato la norma che imponeva alle imprese delle costruzioni la tenuta del registro di carico e scarico per le attività che producono rifiuti di demolizione, costruzione e scavo. Nel decreto sono contenute, inoltre, alcune modifiche riguardanti l’apparato sanzionatorio previsto per il Sistri nonché disposizioni che vanno a semplificare alcuni adempimenti burocratici.
La tenuta di tali registri era stata istituita a seguito dell’adozione del Decreto legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010, in applicazione dell’art. 190 comma 1 del d.lgs 152/06 (e successive modificazioni e integrazioni), che stabiliva l’obbligo nei cantieri edili di compilazione del registro di carico e scarico in caso di trasporto in conto proprio di rifiuti non pericolosi, riportando le caratteristiche quantitative e qualitative dei rifiuti.
La misura abrogativa dei registri dei rifiuti costituisce un risultato particolarmente significativo per l’intero comparto edile: Confartigianato sin da subito era intervenuta presso le competenti sedi ministeriali al fine di giungere all’abolizione di questo gravoso onere.
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