LA SANATORIA DELLE LITI FISCALI PENDENTI

Nella Legge di conversione della Manovra Correttiva sono state confermate le definizioni in modo agevolato delle liti fiscali pendenti con una sostanziale riedizione dell’analoga procedura disposta in sede di condoni fiscali 2002.

La norma riguarda le liti fiscali di valore non superiore a Euro 20.000,00 instaurate con l’Agenzia delle Entrate e pendenti alla data del 1° maggio 2011 dinanzi ai giudici tributari in ogni grado di giudizio: vale a dire che alla data del primo maggio sia stato proposto ricorso o sia intervenuta una pronuncia dell’organo giurisdizionale di primo o secondo grado e non siano ancora decorsi i termini per appellare.
 

Il valore della lite è individuato nell’oggetto dell’impugnativa alla Commissione Tributaria di primo grado e dunque:
- dall’imposta al netto di sanzioni ed interessi correlati al tributo o
- dalle sanzioni se il contenzioso si è instaurato avendo per oggetto le sole sanzioni.

Il costo della definizione varia a seconda del valore della lite ed è suddiviso in due scaglioni: il primo fino a 2.000,00 euro prevede il pagamento di un importo fisso di 150,00 euro ed il secondo sopra i 2.000,00 euro fino a 20.000,00 varia nella misura del 10% se l’ultima sentenza ha dato ragione al contribuente, al 50% se l’ultima sentenza ha dato ragione all’Amministrazione e al 30% se il giudizio è ancora in primo grado e non è ancora stata resa una pronuncia alla data di presentazione della domanda. Si ricorda che per questo tipo di definizione non è possibile effettuare compensazioni con tributi di alcun genere a credito e che le eventuali imposte provvisorie già iscritte a ruolo e pagate andranno detratte dall’importo dovuto per la definizione.

Il versamento delle somme dovute per la definizione è da effettuare in unica soluzione entro il 30 novembre 2011 e la domanda di definizione su apposito modello dovrà essere inviata successivamente in via telematica entro il 2 aprile 2012.