News / Associazioni di mestiere - mercoledì 30 mag 2012 | A cura dell'Ufficio Stampa
La Legge che disciplina le attività legate all'autoriparazione ha recentemente compiuto vent'anni. Si tratta infatti della Legge 122 del 5 febbraio 1992.
In questi anni è stata uno strumento importante contro l'improvvisazione, la concorrenza sleale e, anche, contro l'abusivismo ai danni delle aziende regolarmente sul mercato.
Sotto altri punti di vista la 122 è stata meno efficiente ed efficace rispetto al previsto: soprattutto per la mancanza di percorsi formativi atti ad ottenere le diverse qualifiche previste.
In questi vent'anni, inoltre, il mondo dell'autoriparazione è cambiato.
La netta suddivisione fissata dal legislatore tra meccanici ed elettrauto, oggi è in pratica, un assurdo.
Meccanici solo meccanici, o elettrauto esclusivamente elettrauto, alla luce delle attuali tecnologie costruttive dei veicoli moderni, non hanno più possibilità di esistere.
Ma la rigida suddivisione nelle quattro categorie, unita come dicevamo, alla mancanza di corsi qualificanti all'ottenimento di un'ulteriore qualifica, stanno mettendo realmente in difficoltà molte aziende.
Le Associazioni dell'Artigianato, tra le quali Confartigianato Autoriparazione, stanno già da tempo lavorando alla realizzazione di importanti modifiche, modifiche però che, trattandosi di Legge, potranno avvenire esclusivamente attraverso una modifica parlamentare della 122.
In questi giorni presso la IX Commissione (trasporti) della Camera dei Deputati, è iniziato l'esame in sede legislativa del provvedimento Modifica all'articolo 1 della legge 5 febbraio 1992, n. 122, concernente la disciplina dell'attività di autoriparazione, che prevede l'accorpamento di meccanici ed elettrauto nella categoria 'meccatronica'.
La Commissione ha esaminato, in sede referente, la proposta di legge in titolo senza apportarvi modificazioni e che le Commissioni I (Affari costituzionali), V (Bilancio), X (Attività produttive) e la Commissione per le questioni regionali hanno espresso i prescritti pareri.
Il sottosegretario Improta, nel fare presente che con il decreto «Salva Italia» sono stati risolti i profili di criticità emersi nel corso del dibattito, e che la normativa di cui all'articolo 80 del codice della strada, per i suoi caratteri di specialità, è da considerarsi prevalente rispetto alla normativa generale, ha espresso un parere favorevole sul provvedimento in esame.
La speranza è che i mesi restanti della Legislatura, rendano possibile questa prima modifica alla 122, per poi proseguire nella sua manutenzione prendendo in esame il problema dei corsi di qualificazione.
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