News / Varie - venerdì 21 mag 2010 | A cura dell'Ufficio Stampa
Dopo le edizioni degli anni passati, LuGolosa vuole cambiare pelle, e diventare un nuovo e diverso momento per il rilancio del territorio lughese. La progettazione delle giornate di LuGolosa è stata costruita attorno ad alcune linee guida, da cui è nata solo successivamente la costruzione dei singoli eventi.
Come è noto, il festival è dedicato all'enogastronomia, ma in particolare si intende cercare la riscoperta dei sapori romagnoli, locali e tipici, valorizzando i produttori del luogo e le eccellenze del nostro territorio.
Ma la C di “cucina” non può che esserlo anche di “cultura”, due termini che sono così vicini in Romagna, e si incrociano nella tradizione, nel dialetto, nella storia. E la cultura è indissolubilmente collegata alle arti, nel teatro, nella musica, e nell'arte stessa della cucina, in cui si chiude nuovamente questo cerchio di sinergie.
La nostra cultura ha sempre prodotto degli ottimi frutti, grazie alla valorizzazione non solo della produzione, ma soprattutto della qualità di ciò che si produce.
LuGolosa non può che rendere omaggio e conservare questa tradizione della qualità e dell'eccellenza. Ma “qualità” resta una parola vuota se non associata al concetto di “valore”, imprescindibile cardine per la “valorizzazione”, che implica che ad ogni prodotto, se qualitativamente valevole, deve corrispondere una controparte quantitativa: la qualità va pagata per non sminuirne l'importanza e causarne il deterioramento.
1 Il filo conduttore: i quattro elementi
Il cibo nasce indubbiamente come pulsione naturale, come bisogno di sostentamento più che come desiderio di piacere. Il cibo è ciò che più, probabilmente, ancora ci lega al nostro lato primitivo, selvaggio, primordiale. O per meglio dire “naturale”. È infatti proprio la natura che ci rende affamati e che ci sfama, che ci riempie la vita di pericoli e di opportunità, che è così tanto complessa, e in fondo tanto semplice che possiamo immaginarla come una danza di quattro forze, di quattro elementi naturali: fuoco, acqua, terra, aria. Così come l'uomo è maturato negli anni, è riuscito a imbrigliare queste quattro forze per averne prima una soddisfazione dei suoi bisogni, poi una realizzazione dei suoi desideri e uno stimolo del senso di piacere.
Ecco il perché di un ciclo quadriennale di LuGolosa, in cui ogni anno è dedicato a un elemento naturale e al suo rapporto con i piaceri della tavola.
2 Il primo elemento: il fuoco e LuGolosa
Il popolo celtico si prostrava di fronte alla divinità più importante del suo “Olimpo”, il dio del fuoco, quindi della rinascita e della luce, che trionfava sugli inferi e presiedeva al rinnovamento della natura e degli animali. Era questo il dio Lug, rappresentato da un giovane che tiene in mano un cinghiale. Al dispensatore del fuoco agli uomini erano consacrati maiali e altri animali. Con l'avvento del cristianesimo la figura del dio Lug andò a intrecciarsi con quella di Sant'Antonio, che nell'iconografia cristiana viene rappresentato a fianco di un porcellino. Il Santo, come tutti ben sappiamo verrà dipinto come il protettore degli animali (in alcune zone dello stivale è d'uso uccidere il maiale il giorno di Sant'Antonio), ma rimarrà fortemente legato al fuoco e alle sue tradizioni, basti pensare ai falò di Sant'Antonio accesi ogni anno in gennaio a Milano, Varese e altre località del nord Italia, o al nomignolo dell'herpes zoster, chiamato più familiarmente fuoco di Sant'Antonio. Il fuoco e gli animali, sia da allevamento che di cacciagione, sono da sempre strettamente legati nella tradizione (culinaria e non) del nostro paese. Anche nella tradizione romagnola il fuoco rappresenta il momento della buona carne alla griglia, ma anche del dopocena, che si perde nella notte tra le chiacchiere andando a trebb dai vicini e raccontando le storie di tutti i giorni davanti al focolare.
Il fuoco affascina e colpisce sensorialmente con giochi di luce e di calore. Il fuoco è la materia prima della cottura e il primo elemento naturale, che abbiamo scelto per questa edizione di LuGolosa.
3 Programma: Gastronomia e tradizione
TUTTE LE SERE
3.1 Cocktail bar
Dalle 18, Piazza Trisi
L'osteria di San Martino organizza uno street bar con Dj set.
3.2 Mostra d’artigianato
Dalle 18, Ex Museo Baracca
Una mostra sull'artigianato romagnolo con strumenti che riporta in vita strumenti di un tempo, realmente utilizzati, con dimostrazioni in collaborazione con Cà Ridolfi, con la direzione artistica di Luigi Berardi.
3.3 Mercatini
Dalle 18, Zona Pavaglione, porticato
A cura del “Lavoro dei Contadini” e Proloco di Lugo. Nello storico, grande piazzale del mercato di Lugo, il Pavaglione, si terrà una mostra mercato dei prodotti tipici della Romagna, tra gusto e tradizione.
3.4 Menù di fuoco in collaborazione i Ristoranti di Lugo
Gli eventi veri e propri di LuGolosa lasciano il tempo che merita alla sacralità del pasto serale.
Dopo il crepuscolo il fuoco assume tutto un altro fascino, nascondendosi tra le labbra del mangiafuoco e danzando tra le mani dei giocolieri, è complice nel creare l'atmosfera magica di cui si ciba LuGolosa.
Spettacoli e arredo urbano
3.5 Degustazioni di vino
Dalle 19, Pavaglione,
Come il fuoco, il vino scalda il corpo e l'anima. Accanto alle degustazioni di carne, il piacere di un buon bicchiere di vino stimola il gusto e la voglia di far festa. Le Cantine più prestigiose della Romagna offriranno i propri vini per un viaggio nelle mille sfaccettature dei sapori dell'uva.
3.6 Il barbecue di Igles Corelli
Dalle 19, Pavaglione,
A completare il quadro sono le griglie di Igles Corelli, insigne cuoco e gastronomo del barbecue, che assieme alla sua equipe, solleticherà le nostre papille gustative con le sue succulente creazioni. Igles Corelli è un Maestro della cucina italiana d'autore. I suoi piatti sono considerati dagli esperti esempi di genialità e di alta professionalità. La sua capacità divulgativa, la sua generosità e la disponibilità hanno contribuito alla crescita di tanti giovani appassionati, oggi chef famosi e apprezzati.
Ha conseguito i maggiori riconoscimenti della critica gastronomica italiana e internazionale durante la sua esperienza come Chef al Trigabolo di Argenta (Ferrara): 2 stelle Michelin, 19,5/20 e 3 toques Espresso, 110/100 e Sole di Veronelli, 93/100 e 3 forchette Gambero Rosso, 30/30 con lode Bell'Italia, 4 templi su 5 Accademia Italiana della Cucina, 2 toques su 3 Pirelli, 103/110 vif-Germania, posizionando il locale tra i primi 3 in Italia.
A Lugolosa Igles sarà dotato di uno spazio con 6 barbecue, e altrettanti cuochi, e delizierà i nostri palati con un primo, un secondo e un dolce interamente preparati ai barbecue. Anche la carne servita, offerta dall'IRCA, rappresenta la grande qualità della nostra terra.
3.7 Il fuoco
Dalle 19, Zona Pavaglione
Nello spiazzo che il Pavaglione offre una imponente fiamma ardente scalderà le serate di LuGolosa. Posizionate all'interno di un artistico fiore in metallo, ideato da Tonino Guerra, le fiamme si alzeranno fino a 2-3 metri di altezza.
3.8 Apertura serale dei negozi
Dalle 20, Zona Pavaglione, zona strada pedonale
L'apertura serale degli esercizi commerciali nelle giornate dell'evento arricchisce ulteriormente di colori e luci l'atmosfera delle strade e del Pavaglione, fungendo anche da attrazione per il passeggio durante il weekend.
3.9 Rivalorizzazione e allargamento della zona pedonale
Strade del centro storico
Saranno chiuse al traffico le strade adiacenti alla zona pedonale in modo da allargare lo spazio di LuGolosa e coinvolgere maggiormente la città.
V. Tellarini; Corso Giuseppe Garibaldi; Piazza Trisi; V. Matteotti.
3.10 Percorso d’invito della banda
Dalle 19:30, Pavaglione
Venerdì e Sabato sera Power Marching band rallegra le strade suonando per le strade di Lugo e coinvolgendo i passanti. Un urlatore in testa alla banda distribuisce volantini e informa degli eventi in corso e che stanno per iniziare.
3.11 Mangiafuoco
Dalle 21:00, Zona stradale pedonale
Dopo il crepuscolo il fuoco assume tutto un altro fascino, nascondendosi tra le labbra del mangiafuoco e danzando tra le mani dei giocolieri, è complice nel creare l'atmosfera magica di cui si ciba LuGolosa. Gireranno per le strade di Lugolosa trampolieri con effetti infuocati (bolas, fruste, spade), e giocolieri mangiafuoco.
3.12 Cinema all’aperto
Dalle 21:30, Pavaglione
In uno schermo cinematografico allestito all'aperto, verranno proiettati i medio metraggi “Ravenna Immagini del „900”, “La Romagna della via Emilia”, “La riviera adriatica dell'Emilia Romagna”.
VENERDI’ 4 GIUGNO
3.13 La Tagliatellata
20:00, Trattoria del Teatro, Vicolo teatro, 6
La Confraternita della Tagliatella e la Trattoria del Teatro invitano gli amanti della buona pasta romagnola ad una cena tutta a base di Tagliatella. Per info e prenotazioni al 0545 35164.
3.14 Conferenza con Beppe Sangiorgi
20:30, Sala Estense
Conferenza-incontro dal titolo “Buoi e bovari, storie e leggende”, organizzata nel suggestivo spazio del giardino pensile della Rocca di Lugo. Un viaggio all'interno della tradizione romagnola, vista attraverso gli occhi degli allevatori.
3.15 Spettacolo teatrale di Ivano Marescotti
21:30, Pavaglione
Ivano Marescotti presenta il suo spettacolo Lirismo Enogastrosofico, sull'enogastronomia e la tradizione romagnola, accompagnato da due strumentisti.nel palco del Pavaglione.
SABATO 5 GIUGNO
3.16 Dark Lines jazz session
21:30, Il Pavaglione
Attraverso le linee scure di una certa visione “elegiaca” la musica del gruppo esprime un idea paradossalmente “bianca” del modo d'intendere una delle formazioni più classiche del jazz: il trio. Questo gruppo di recentissima formazione è composto da due componenti del collettivo etichetta El gallorojo (Sillato/Senni), una delle realtà più in vista nel panorama musicale jazz italiano, che assicura una energia potente e terrena nelle note del contrabbasso di Stefano Senni, in concerto con il pianismo etereo e sospeso di Dimitri Sillato.
3.17 Lingua di cuoco
20:00, Zona stradale pedonale
Un percorso linguistico che attraversa l'etimologia delle parole della cucina nel dialetto romagnolo, organizzato in collaborazione con l'istituto Schurr per la conservazione del dialetto, che ha recentemente pubblicato il Dizionario Etimologico del Dialetto Romagnolo.
3.18 Letture culinarie
21:00, Chiesa, Rocca, zona stradale pedonale
Piccoli eventi di letture in dialetto dedicate alla cucina, all'aperto o al chiuso (a seconda anche delle condizioni atmosferiche), ma alla portata di tutti. Veloci racconti, piccole storie da focolare che parlano della cucina e del cibo nella nostra vita, tra zuppe, zuffe, riso a perdi bocca e a crepapelle, e succulenti storie d'amore.
Le letture sono organizzate in collaborazione con l'istituto Schurr per la conservazione del dialetto romagnolo.
4 Locandina d’autore: Giulio Ruffini
Giulio Ruffini è un artista storico non solo per la Romagna, sua terra d'origine. Ruffini ha dipinto pagine di storia dell'arte riconosciute dalle partecipazioni alla Biennale veneziana del '54, alla Quadriennale di Roma del '55, cui si aggiungono collettive volute da Ragghianti e Arcangeli. La sua poetica è indubbiamente realista: sente la necessità dell'oggetto come Guttuso, già suo sodale, in Ruffini, però con un'attenzione al mondo contadino da cui proviene, come testimoniano paesaggi, temi sociali sui braccianti, crocifissioni, caricature e le nature morte che da sempre accompagnano il viaggio e l'evoluzione della sua materia, più densa o più fluida, più terrea o più accesa, oggi con tratti metafisici, ieri con accenni all'impasto informale (fu grande amico di Mattia Moreni), senza mai perdere di vista la bussola della figurazione e l'atmosfera di silenzio che permea le sue tele a ricreare l'universo contadino perduto, peraltro privo di retorica nostalgica.
Per LuGolosa, Giulio ha preparato un dipinto, sintetico che verrà utilizzato come espressione artistica nella comunicazione esterna.
LuGolosa 2010 è realizzata anche con il contributo e la collaborazione di Confartigianato.
Altre info: www.lugolosa.it
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