News / Varie - martedì 23 mar 2010 | A cura dell'Ufficio Stampa
Ieri, 22 marzo, è stato raggiunto l’utilizzo del 100% del fondo MSE (del Ministero dello Sviluppo Economico) che incentiva la trasformazione degli autoveicoli a GPL e metano. Terminata quindi la disponibilità, è stata attivata la lista d’attesa, che si protrarrà fino al 31 marzo 2010. Le prenotazioni in lista d’attesa non danno diritto al contributo a meno che non si rendano disponibili fondi per effetto di annullamenti di precedenti operazioni.
Le prenotazioni dei contributi erano riprese alle ore 9.00 dell’11 gennaio 2010, facendo salve tutte le trasformazioni collaudate dopo il 1° gennaio. Il fondo totale a disposizione per il 2010 fino ad oggi è stato di € 17.140.774, ottenuto grazie a residui degli incentivi MSE 2008 e 2009.
Meno di tre mesi di contributi, quindi, mentre il rifinanziamento atteso, inspiegabilmente, non è stato inserito nel decreto incentivi varato di recente.
“Gli operatori del settore – è stato il commento del Consorzio Ecogas – attendono con urgenza nuovi fondi, pena il blocco del mercato, che metterà a rischio investimenti e posti di lavoro. Uno spreco, se si pensa che nel mondo l’80% degli impianti a gas per le auto parla italiano, grazie all’industria nazionale del settore.
Dopo essere stati danneggiati, negli ultimi due anni, da un incentivo troppo ridotto rispetto a quello assegnato alle auto già omologate bi-fuel (ma sempre trasformate a posteriori solo prima dell'immatricolazione), oggi gli installatori i impianti Gpl/metano non possono che lanciare un appello a favore di un rifinanziamento almeno degli incentivi MSE rivolti alla trasformazione. Anche perchè si tratta di un importante investimento a favore della qualità dell'aria.
Il settore delle trasformazioni a gas riveste rilevanza strategica per l’economia del Paese e il mercato dell’auto, in quanto da un lato costituisce un’importante fonte di reddito per le imprese artigiane che installano e commercializzano gli impianti, dall’altro vede impegnate le aziende, leader mondiali, che progettano e producono i kit che vengono installati sugli autoveicoli – anche quelli proposti dalle case automobilistiche – che permettono di realizzare la doppia alimentazione benzina/GPL o benzina/metano.
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