Confartigianato ha dedicato la serata del 19 febbraio alle imprese ‘fedeli da 30 e 50 anni’ portando all’Alighieri di Ravenna il Teatro sociale di Tiziana di Masi e le opportunità offerte alle imprese da EXPO e Fuori-Expo di Milano 2015
E’ tradizione consolidata, della Confartigianato provinciale di Ravenna, quella di premiare le aziende che siano state ‘fedeli’ all’Associazione per oltre 30 anni, dedicando loro, oltre che un modesto attestato, una serata come quella svoltasi quest’anno al Teatro Alighieri lo scorso giovedì 19 febbraio.
Sono già oltre 700 le imprese inserite in questo ‘virtuale’ Albo d’Oro nel corso degli anni, e da quest’anno viene aperto un nuovo capitolo premiando anche un primo gruppo di aziende associate a Confartigianato da oltre 50 anni.
Riccardo Caroli, presidente provinciale di Confartigianato, ha sottolineato chiaramente, nella sua introduzione, che “non si tratta di atti retorici, ma precisa volontà di fissare un modo di essere, nella convinzione che una libera Associazione di rappresentanza, quale appunto la Confartigianato della provincia di Ravenna, viva e debba vivere esclusivamente della forza e delle idee che le affluiscono dai propri associati.
30 e 50 anni sono un lasso di tempo davvero importante, soprattutto nella vita delle aziende eppure, nonostante le profonde modificazioni della società e le difficoltà incontrate, questo rapporto di profonda fiducia e rispetto con le migliaia di imprenditori aderenti non si è mai usurato: Confartigianato della provincia di Ravenna è percepita per ciò che è, ovvero un’organizzazione di rappresentanza sempre a fianco delle imprese”.
Confartigianato, pur con la lievità dovuta in un momento di festa come quello di una premiazione, ha però colto l’occasione della presenza di tanti pubblici amministratori e rappresentanti delle Istituzioni, per lanciare un appello affinchè sia aumentato l’impegno di tutti a favore di una riduzione della pressione fiscale locale e per rendere più semplici e veloci gli oneri burocratici alle aziende. Perché se una ripresa pare in avvicinamento, è necessario che le imprese siano messe davvero nella condizione di agganciarla. Non ci sono più margini e risorse per permetterci di attendere ancora.
Marco Granelli, Presidente regionale di Confartigianato, ha rilevato infatti che, anche nel 2014, “in Emilia Romagna il numero delle imprese artigiane, ha avuto una riduzione dell’1,4%. Non siamo ancora alla tanto attesa ripresa.”
Granelli ha colto l’occasione della presenza sul palco del nuovo Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, per chiedere alcuni impegni importanti, prima di tutto che in Emilia Romagna si cominci a legiferare esclusivamente secondo i canoni dello Small Business Act, perchè sono le aziende artigiane e le piccole e medie imprese che rappresentano davvero la spina dorsale di questo territorio.
“Chiediamo sicuramente una burocrazia più leggera, ma anche maggiore attenzione all’obiettivo da parte dei funzionari pubblici, per aiutare le aziende ad operare ed investire - ha detto Granelli - ma occorre anche porsi l’obiettivo di ridurre il carico fiscale che grava sulle aziende, che oggi ammonta, per le piccole imprese, ad oltre il 68%.
E’ poi necessario un vero e proprio piano straordinario che affronti in maniera strutturale il dissesto del territorio, che oltre ad evitare danni e disagi che purtroppo non più eventi straordinari, può anche trasformarsi in un importante volano per molti settori trainanti della nostra economia”.
Stefano Bonaccini, alla sua prima ‘uscita’ pubblica a Ravenna dopo l’elezione a Presidente della Regione Emilia Romagna, ha raccolto senza indugio l’invito alla chiarezza: “sulla pressione fiscale, anche alla luce dei tagli del governo centrale ai trasferimenti alle Regioni, dubito che riusciremo a ridurla, nel breve periodo. Posso però assicurare il nostro impegno, prima di tutto per non aumentarla, e poi per fare in modo che si riduca il peso della burocrazia regionale.”
Sui danni provocati dal maltempo delle scorse settimane, dopo aver ricordato di aver firmato in brevissimo tempo la richiesta al Governo, della proclamazione dello stato di calamità naturale, Bonaccini ha anche ricordato come i primi 2,5 milioni di euro stanziati, siano già stati raddoppiati. Ma la cosa forse più importante è che la Regione Emilia Romagna sta preparando un piano strutturale pluriennale sulla costa, che vedrà lo stanziamento di almeno 20 milioni di euro.
In ultimo, Bonaccini ha assicurato che il proprio obiettivo prioritario è quello di creare lavoro. Già dai prossimi mesi Enti Locali, Università, Associazioni di categoria, parti sociali, verranno messe attorno ad un tavolo affinchè si possano vagliare idee e progetti per un nuovo patto per il lavoro. L’obiettivo infatti sarà quello di individuare progetti concreti che diano nuove opportunità di creare aziende e posti di lavoro: “nel 2014 il PIL dell’Emilia Romagna è cresciuto dello 0,4%, quando il dato nazionale ha registrato una diminuzione del -0,3%. Significa che la nostra regione, pur in un momento di grave crisi economica mondiale, ha fatto meglio di molte regioni ad esempio dell’Europa del nord.
Ma questo deve essere visto come un elemento di sprone, di consapevolezza delle proprie possibilità, non certo un motivo per sedersi sugli allori”.
La serata del 19 febbraio è stata dedicata anche a due argomenti importanti: la lotta contro la contraffazione e a favore del ‘made in Italy’ e delle nostre peculiarità e tradizioni, che sono la nostra grande forza e risorsa, con lo spettacolo “Tutto ciò che vi dirò è falso” e all’Expo, che da maggio porrà il nostro Paese di fronte al mondo. Anche questa è un’occasione che deve essere sfruttata al meglio.
E su questo
Confartigianato sta investendo molto, anche “inventandosi” un originale
fuori-Expo 'Italian Makers Village'a misura di Piccole e Medie Imprese, progetto presentato questa sera da
Walter Andreazza..
“Il Made in Italy è il nostro brand più importante - ha rilevato Tiziano Samorè, Segretario provinciale di Confartigianato - occorre una legge ed una normativa europea sulla tracciabilità della produzione. Questa è una battaglia fondamentale che l’Italia deve riprendere in sede europea, vincendo le resistenze dei Paesi che hanno interesse a sminuire questo valore, perchè non hanno tradizioni manifatturiere, enogastronomiche, e quindi hanno solo aziende che commerciano produzioni di massa.
L’Expo è una grande opportuinità proprio per il Made in Italy, perchè sarà una grande vetrina per presentare, far conoscere, valorizzare le nostre unicità”.
Proprio sulla coralità di un evento che non è di Milano, ma di un intero Paese, è intervenuto Alberto Mina, Direttore Relazioni Esterne ed Istituzionali del Padiglione Italia di Expo 2015: “a milioni di visitatori, italiani e stranieri, offriremo un evento educativo su valori e contenuti che possono trovare solo nel nostro Paese o nelle sue produzioni e tradizioni”. Un vero e proprio investimento sul futuro.
L’Emilia Romagna sarà ben rappresentata al Padiglione Italia di Expo 2015. Lo ha confermato con soddisfazione Stefano Bonaccini, d’altronde è la Regione italiana (e probabilmente anche mondiale) con il maggior numero di prodotti OGP nel food.
Non solo: la vetrina di Expo 2015, i milioni di visitatori che vi arriveranno, le tante delegazioni di imprenditori stranieri, saranno una grandissima occasione di promozione turistica, soprattutto per i tre grandi ‘marchi’ rappresentati da Food Valley, Motor Valley e Wellness Valley.
Sul tema Expo è intervenuto anche il Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, chiedendo prima di tutto una maggiore attenzione al tema collegamenti, da sempre l’anello debole del nostro territorio, ma dall’altro assicurando che anche Ravenna sarà a Milano presentando le sue tipicità e le sue grandi (e queste sì, inimitabili!) attrazioni stroriche, culturali e turistiche. Matteucci ha poi assicurato che, per Pasqua, i nostri Lidi saranno assolutamente pronti per la nuova stagione balneare, lasciandosi dietro le spalle i danni delle mareggiate di inizio febbraio.
Speriamo. Dopo il maltempo che ha sconvolto parti importanti del nostro territorio (ed anche di fatto interrotto l’attività di tante imprese, soprattutto del comparto turistico e balneare), in Confartigianato si era valutata la possibilità di annullare la serata del 19 febbraio.
Ma, come ha rilevato Riccardo Caroli “abbiamo poi pensato non fosse giusto: in Romagna siamo abituati a rimboccarci le maniche e a darci da fare. Le motivazioni per questa serata c’erano e ci sono ancora, ed il ruolo di Confartigianato è quello di lavorare per il futuro ed il progresso economico. Oltre alla partecipata solidarietà agli imprenditori colpiti, ci siamo dati da fare con Istituzioni e Istituti di credito per trovare le migliori soluzioni per ripartire in fretta. E anche noi, come sempre, abbiamo deciso di andare avanti, insieme ai nostri Associati, impegnando ogni nostra energia per il progresso economico di questa terra.”
- - -
Il teatro civile anti-contraffazione: ‘tutto quello che sto per dirvi è falso’
“Tutto quello che sto per dirvi è falso” è un progetto teatrale pensato per seminare cultura della legalità, partendo dal confronto con un pubblico consapevole per trasmettere il senso del Made in Italy non solo nell’ottica economica o in termini di valorizzazione di brand, ma anche come scelta di campo per difendere il valore della comunità, la salute, la sicurezza dei consumatori, rispetto della Legge e delle regole.
Lo spettacolo, scritto dal giornalista-drammaturgo Andrea Guolo e interpretato da Tiziana Di Masi sotto la direzione di Maurizio Cardillo, affronta la contraffazione come problema sociale, prima ancora che economico. Un fenomeno che assume sempre di più una vasta dimensione in tutti i settori produttivi del nostro Paese, minacciando e inquinando il sistema dello sviluppo sociale, drogandone l’economia.
Da fine 2013, attraverso decine di rappresentazioni in teatri, manifestazioni, sedi d’impresa, scuole, questo progetto di teatro civile sta ponendo l’accento su un fenomeno che oggi più che mai va contrastato con azioni diversificate di sensibilizzazione sociale, e facendo comprendere quanto sia sempre più necessario attivarsi, attraverso buone pratiche di coesione sociale, per confinare ed isolare questa inesorabile minaccia per la nostra economia, la salute e la sicurezza dei consumatori finali.
Tiziana Di Masi, da tempo impegnata sul fronte del teatro sociale e di denuncia, ha dato vita a questo progetto di teatro totale, che associa al programma del Ministero dello Sviluppo Economico, “Sentinelle Anticontraffazione”, l’elemento della coesione fra mondo produttivo e società civile. Un’inedita formula di teatro della consapevolezza, quindi, con interventi mirati sulla conoscenza e sulla coscienza, attraverso un processo dialettico con il pubblico e la messa in scena della contraffazione e la contrapposizione tra il bene ed il male.
Uno spettacolo molto apprezzato dai presenti, che dovrebbe avere ancora maggiore diffusione perchè, su queste tematiche, deve crescere la consapevolezza dei consumatori e della classe politica chiamata a decidere le politiche relative alla nostra economia ed al nostro Made in Italy.