L’allarme dell’OMS in tema di consumo di carni rosse e insaccati non ha lasciato indifferente la Confartigianato, associazione che rappresenta in Italia ben 2.400 imprese con 12.000 addetti. “Ma soprattutto – ha rilevato Tiziano Samorè, Segretario provinciale di Confartigianato – nel nostro Paese e soprattutto nel nostro territorio abbiamo una realtà produttiva che affonda le proprie radici nella tradizione e che, da sempre, segue criteri di altissima qualità”.
Sono proprio le garanzie assicurate dalla filiera della carne italiana, che fa la differenza, secondo Confartigianato: “le nostre aziende artigiane utilizzano metodi di produzione e di conservazione tradizionali e naturali che niente hanno a che vedere con l’uso massiccio di additivi e conservanti artificiali diffuso in altri ambiti produttivi. Sono proprio questi ingredienti ad essere i principali indiziati quando si parla di potenziale cancerogeno. Inoltre le nuove norme sull’etichettatura forniscono ampie garanzie al consumatore ed è possibile acquistare in sicurezza insaccati, salumi e carne rossa trattata, a patto che questa carne sia lavorata in modo corretto”.
Quando si parla di alimentazione, quindi, è il suggerimento dell’Associazione, è indispensabile controllare la qualità dei prodotti e scegliere in modo corretto, utilizzando tutte le informazioni disponibili anche grazie alle regole sulle nuove etichette, e l’artigianalità delle nostre Dop e Igp è una ulteriore garanzia unica al mondo.