Un venerdì interessante, quello di ieri, grazie al ritorno, con il terzo ciclo di conferenze “Dialoghi e riflessioni con la famiglia e la società”, degli incontri tenuti dal noto psichiatra Paolo Crepet sui temi della genitorialità e del rapporto genitori-figli, che Confartigianato della Provincia di Ravenna e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna organizzano ed offrono alla cittadinanza. Quest’anno il tema affrontato è stato quello della “Trappola digitale”, ovvero il rapporto tra giovani e le nuove tecnologie, a come queste influenzino anche pesantemente, la vita, la crescita, le relazioni sociali e praticamente ogni aspetto delle ultime generazioni.
In mattinata, 300 studenti delle scuole superiori di Ravenna erano al Centro Congressi, ma altri 2500 erano collegati in diretta, grazie alla videoconferenza, presso gli altri Istituti della nostra provincia.
Il tutto esaurito si è ripetuto anche in serata, al Cinema Sarti di Faenza, nell’incontro dedicato a genitori ed insegnanti.
“La tecnologia digitale è parte della nostra quotidianità, anzi ha mutato profondamente il nostro modo di essere e di agire: un cambiamento antropologico che ha conseguenze sulla nostra identità, sulla nostra affettività e sul nostro mondo emozionale.
Genitori e insegnanti cominciano a preoccuparsi per ciò che sta accadendo a figli e allievi: una quotidianità sempre più dipendente dall’uso di smartphone e di tablet. Allo stesso modo i mezzi di comunicazione digitale sono entrati in maniera prepotente nella vita di noi adulti, scandendo e determinando modi di vita, stili professionali, rapporto con lo spazio e con il tempo. - è la riflessione di Paolo Crepet - Smartphone e tablet hanno invaso le nostre vite: occupano il tempo dei nostri figli e si sostituiscono a noi nel rapporto con loro; sopprimono ogni distinzione tra vita privata e professionale; offrono l’illusione di alimentare amicizie senza consistenza, diradano la vita affettiva e ci danno l’illusione di vicinanza a chi in realtà è lontanissimo. La realtà virtuale contiene una trappola di cui dobbiamo avere coscienza”.
“E’ dal 2010 che Confartigianato si impegna attivamente sui temi della genitorialità ed ha organizzato oltre 30 conferenze sul territorio provinciale. Ritengo che fare cultura della famiglia, riconoscere valore e dignità ai legami parentali, responsabilizzare i ruoli di genitori e figli, favorirne una comunicazione efficace possa davvero innescare una spirale virtuosa che porti beneficio e benessere e che rinforzi le fondamenta delle nostre aziende. Le piccole imprese sono gestite come una famiglia e spesso la vita aziendale è il riflesso delle dinamiche della vita domestica” - ha detto Riccardo Caroli, Presidente di Confartigianato.