A seguito della ufficializzazione, da parte del Comune di Ravenna, della versione definitiva della nuova ordinanza balneare per gli anni 2017/2019, Confartigianato di Ravenna ha inviato una nota agli Organi di Informazione per portare a conoscenza della pubblica opinione e degli operatori le osservazioni inviate al Sindaco prima di tale deliberazione:
• Spiaggia: Confartigianato aveva proposto che, così come previsto dalla normativa regionale, la spiaggia rimanga chiusa dalle ore 1 alle ore 5, salvo deroga per eventi comunicati all’Amministrazione Comunale. Questo per evitare prevedibili problemi di sicurezza ed ordine pubblico che, al di là della buona volontà dei gestori degli stabilimenti balneari;
• Ballo: per quanto riguarda il ballo, per Confartigianato se l’orario ‘feriale’ poteva arrivare fino all’una, almeno venerdì, sabato e domenica gli stabilimenti avrebbero dovuto terminare entro mezzanotte, così come l’anno scorso;
• Apertura invernale: nell’esprimere un giudizio positivo sulla volontà di impartire una ‘scossa’ al litorale ed alla sua attrattività turistica, al fine però di evitare l’uso saltuario di tale opportunità (e quindi una sorta di concorrenza sleale nei confronti delle strutture già esistenti e di chi vuole garantire una continuità di esercizio), Confartigianato aveva proposto al Comune di Ravenna di inserire una previsione normativa che obbligasse gli stabilimenti balneari a garantire, nel periodo invernale, un minimo di giornate di apertura.
Alla luce della versione definitiva dell’Ordinanza, che solo in minima parte ha accolto lo ‘spirito’ delle proposte dell’Associazione, ovviamente non può esserci un giudizio positivo, anche se, si spera, il carattere espressamente ‘sperimentale’ del provvedimento, ne favorirà l’eventuale aggiustamento in corso d’opera nel caso ciò diventasse necessario ed urgente.
Confartigianato, peraltro, mantiene il proprio giudizio positivo sull’intento di dare certezze agli operatori balneari grazie alla durata triennale dell’Ordinanza, e nel contempo vede con ancora maggior favore l’apertura di ‘tavoli’ dedicati a tutti i nove Lidi e che, a breve, consentiranno agli operatori economici ed alle proprie rappresentanze di dialogare con l’Amministrazione per giungere alla definizione di priorità e progetti condivisi.
Riteniamo infatti che se la spiaggia è una peculiarità importante, il sano sviluppo di questa non possa prescindere, nè essere scisso, da una politica turistica complessiva di attrattività del nostro territorio. Una spiaggia che non possa contare sulla gradevolezza di un paese alle spalle, sarà un investimento sbagliato ed effimero, che non porterà sviluppo economico ed occupazionale. Così come, naturalmente, una spiaggia vuota e non valorizzata, non permetterebbe ai Lidi di contare sul necessario bacino di utenza in grado di permettere la nascita e lo sviluppo di attività ricettive, commerciali, di ristorazione ed intrattenimento.