Sul Resto del Carlino di oggi, venerdì 20 marzo, è stato pubblicato questo articolo relativo all'emergenza economica che si sta affiancando a quella sanitaria.
I dati relativi a contagi, ricoverati e, purtroppo, anche ai tanti deceduti, che in queste ultime settimane hanno di fatto cambiato la vita di tutti noi, rendono ben chiaro che l’emergenza dell’immediato è fermare l’epidemia del Covid-19. E per farlo gli italiani stanno facendo molteplici sacrifici, modificando i loro stili di vita e le abitudini di tutti i giorni.
Ma c’è un aspetto che, anche nell’emergenza sanitaria in corso, non può essere accantonato in attesa di ‘tempi migliori’: i danni enormi alla nostra economia provocati da questa pandemia richiedono misure straordinarie. Interi comparti sono di fronte ad uno scenario inusuale e mai visto prima, con chiusure totali e prolungate, azzeramento della mobilità e dei flussi turistici, impossibilità di contare sulla fornitura di componenti essenziali.
Anche nella nostra provincia si contano già migliaia di aziende artigiane, commerciali e piccole e medie imprese, che hanno dovuto sospendere in toto o in parte la propria attività. Il rischio che va assolutamente scongiurato è quello che queste chiusure e queste sospensioni diventino definitive. L’appello di Confartigianato, sin dai primi giorni di questa emergenza, è stato proprio quello di prevedere un contenimento dei danni per il tessuto economico e per aiutare le aziende a resistere sul mercato.
In quest’ottica, dall’Associazione di Viale Berlinguer, viene dato un giudizio positivo sul recente decreto ‘Cura Italia’, anche se viene considerato una risposta ancora ‘parziale’ alle emergenze più urgenti e, come annunciato dal Governo, si attende già un altro decreto nel mese di aprile.
“Un elemento positivo importante è che, diversamente da quanto contenuto nelle prime ipotesi in circolazione, le misure previste dal decreto si applicano a tutto il territorio nazionale e a tutti i settori - ha detto Tiziano Samorè, Segretario provinciale di Confartigianato – inoltre sono state recepite molte delle nostre sollecitazioni sulle misure più urgenti relative alle scadenze fiscali, a quelle in materia previdenziale e contributiva, nonché alla liquidità delle imprese. Bene quindi la sospensione e proroga di versamenti e adempimenti tributari e previdenziali, la moratoria dei mutui in essere fino al 30 settembre 2020 e la copertura delle sospensioni dal lavoro con forme in deroga di cassa integrazione per tutti i dipendenti. Così come è stata recepita la nostra richiesta di una norma a carattere generale di sospensione di tutti gli adempimenti amministrativi che sono stati prorogati al 30 giugno 2020 (dal MUD che sarebbe scaduto il 30 aprile a tutti i certificati, permessi, concessioni, autorizzazioni in scadenza).
Però va detto che per l’applicazione pratica di molti provvedimenti stiamo attendendo i necessari decreti attuativi, e che, come detto, questo possiamo solo considerarlo come un primo passo, perché saranno necessari investimenti ed azioni di portata ben più ampia. Tutte le Istituzioni, dalla UE ai più piccoli Comuni, devono operare insieme per fare in modo che dopo l’emergenza sanitaria non ce ne sia una altrettanto pericolosa e disastrosa, legata all’economia. Dobbiamo salvare il futuro delle imprese e dei posti di lavoro che le aziende garantiscono. Dobbiamo farlo tutti insieme e senza perdere tempo’.
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