La Regione Emilia Romagna ha aggiornato le indicazioni tecniche del proprio 'Servizio prevenzione collettiva e sanità pubblica' per le attività dei servizi di ristorazione (ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie, piadinerie etc.) alla luce di quanto stabilito dal cosiddetto decreto-legge 'Riaperture' (DL 52/2021). In una circolare (in allegato a fondo pagina), i tecnici della Regione hanno così chiarito alcuni dubbi emersi subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento. Li riassumiamo qui.
Cosa si intende per consumo al tavolo all’aperto
In questo caso l’elenco stilato dai tecnici regionali comprende:
• area senza alcuna copertura o coperta tramite ombrelloni;
• dehors, vale a dire tensostrutture con pareti in materiale plastico amovibile/apribile, totalmente aperti;
• strutture con soffitto fisso, ma con almeno tre lati completamente aperti (salvo l’ingombro costituito dai sostegni);
• strutture con soffitto fisso e pareti scorrevoli, aperte per almeno il 50% della superficie dei tre lati. In queste strutture possono essere utilizzati riscaldatori, stufe, altri strumenti di regolazione della temperatura. È consentito il servizio al tavolo da parte del personale.
Disposizione dei tavoli
Su questo punto la circolare si limita a ribadire come i tavoli debbano essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra clienti di tavoli diversi.
Ricordiamo che il limite di persone sedute al tavolo è fissato a quattro dall'articolo 27 del DPCM 2 marzo, ancora in vigore, oltre che da una circolare del Ministero dell’Interno del 24 aprile scorso (allegata).
Consumazione al banco
È consentita solo se il banco è accessibile dall’esterno del locale (es: sulla porta o finestra) o posto integralmente all’esterno. La circolare chiarisce inoltre come la consumazione vada effettuata nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro. Non è invece ammessa la consumazione al banco all’interno dei locali, o in spazi non definibili all’aperto.
Orari di apertura
Nel rispetto di quanto previsto dal decreto 'Riaperture', la circolare regionale si limita a ribadire come:
• i servizi di ristorazione all’aperto sono consentiti dalle ore 5:00 alle ore 22:00, per consumazione sul posto e asporto;
• i servizi di ristorazione solo per asporto, con divieto di consumazione sul posto in quanto senza possibilità di somministrazione all’aperto, sono consentiti dalle ore 5:00 alle ore 22:00;
• Bar, birrerie, pub ecc. (cioè le attività con codice Ateco 56.3) possono operare dalle 5:00 alle 22:00 per consumazione al banco o in tavoli all’aperto e per asporto dalle 5:00 alle 18:00.
I buffet
Su questo punto la circolare ribadisce come la somministrazione di alimenti con modalità a buffet sia possibile 'esclusivamente mediante somministrazione da parte di personale incaricato, senza la possibilità di servirsi da soli, prevedendo in ogni caso, per clienti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e dell’utilizzo della mascherina. Mentre per quanto riguarda la modalità self-service, essa è consentita solo per somministrazione di prodotti confezionati in monodose'.
---------------------------
EMERGENZA CORONAVIRUS:
TUTTI GLI AGGIORNAMENTI E LE INFORMAZIONI UTILI
Una sezione del sito interamente dedicata all'emergenza Covid-19: tutte le normative di riferimento, dai Decreti nazionali a quelli della Regione Emilia Romagna, il Protocollo sulle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, la cartellonistica per le aziende, il modulo di autocertificazione per gli spostamenti e la cronologia completa di tutte le notizie pubblicate sull'argomento: QUI
---------------------------