Nelle settimane scorse, in più riprese, il presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli, ha esortato il governo ad intervenire per calmierare la corsa del prezzo dell’energia. Un’escalation apparentemente inarrestabile, cominciata già da alcuni mesi e su cui – per ciò che riguarda le imprese – il governo è già intervenuto con il cosiddetto 'decreto sostegni', destinando 600 milioni per la riduzione delle spese delle utenze elettriche connesse in bassa tensione, diverse dagli usi domestici.
Le piccole imprese italiane pagano già il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 18,1% rispetto alla media Ue. Ulteriori rincari, come annunciato recentemente dal Ministro per la Transizione ecologica Cingolani, metterebbero davvero in enorme difficoltà i nostri imprenditori, penalizzati anche dai continui aumenti delle materie prime. Una tenaglia mortale per la competitività delle aziende italiane e per la ripresa post-lockdown.
'Già negli ultimi 15 mesi il prezzo dell'energia elettrica è considerevolmente aumentato e anche se ci sono varie motivazioni macroeconomiche che spiegano gli aumenti, dai rincari del petrolio e gas naturale a livello mondiale, alla minor disponibilità dello stesso gas naturale di cui il sistema produttivo italiano dipende al 40% e che rende ancora più indispensabile un prioritario utilizzo delle risorse del nostro paese, ora crediamo sia giunto il momento che le Istituzioni trovino una soluzione per ridurre l'impatto di questo problema' è l'appello di Confartigianato della provincia di Ravenna, lanciato dal Segfretario Tiziano samorè. 'La transizione energetica è credibile e prioritaria quando si affianca con gradualità alla richiesta dei consumi energetici del paese ed adeguato utilizzo delle risorse esistenti che possano portare ad un prezzo equo per l’energia e costi certi e costanti per imprese e cittadini'.
Nell’immediato Confartigianato della provincia di Ravenna, nel suo costante ruolo di supporto alle imprese, da anni ha scelto di aderire al Cenpi, 'Consorzio Energia per le Imprese', che fornisce ad aziende e cittadini, forniture di gas ed energia elettrica a prezzi calmierati e trasparenti e con un servizio clienti diretto che evita interminabili perdite di tempo nei call center.
Occorre infatti ricordare che il mercato dell’energia in Italia ha due principali clienti, le imprese ed i cittadini (il cosiddetto 'domestico'), che hanno, al momento, dinamiche diverse di accesso ai fornitori.
Le medie imprese sono uscite dal mercato tutelato già dal 01 gennaio 2021 e devono scegliersi un fornitore dal mercato libero, mentre il mercato domestico e quello delle piccole e micro imprese, fino al 31 dicembre 2022, può ancora scegliere il mercato tutelato che però non vuol dire certezza di risparmio.
Invitiamo quindi le aziende aderenti a verificare le possibilità offerte dal
Servizio Energia dell'Associazione:
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