Confartigianato della provincia di Ravenna ha voluto, anche in questa edizione, essere presente ad OMC per sottolineare il legame e la vicinanza alle numerose imprese ravennati presenti ed associate, ma anche per rimarcare l’attenzione al mondo dell’energia e dell’off-shore.
‘Proprio in questi giorni – è la riflessione del Segretario Provinciale Tiziano Samorè – famiglie e imprese sono di fronte ad aumenti a due cifre percentuali dei prezzi di luce e gas, dovuti a tensioni e riduzioni delle forniture a livello internazionale. Il nostro Paese, infatti, è in larga parte dipendente da forniture estere, soprattutto per quanto riguarda il gas. E questo non è certamente modificabile in pochi mesi o anni’.
Ecco perché, per Confartigianato, abbandonare sin da ora lo sfruttamento delle nostre risorse, soprattutto giacimenti di metano, non è ambientalismo ma ‘autolesionismo utopico’. In pratica, per molti anni a venire, saremmo costretti ad acquistare lo stesso gas che Paesi rivieraschi molto vicini a noi andrebbero ad estrarre, ma ovviamente spostando al di là dell’Adriatico aziende, posti di lavoro, utili e la possibilità di decidere i prezzi e a chi fornire il prezioso gas che, tra l’altro, è il combustibile fossile meno inquinante.
‘Noi abbiamo sempre creduto e crediamo fermamente nella transizione energetica – continua Samorè – Confartigianato è stata tra i primi in provincia ad installare impianti fotovoltaici nelle proprie sedi e, costantemente, formiamo ed incentiviamo imprenditori ed imprese in tutti i campi della green economy, del rispetto dell’ambiente e della tutela del pianeta e delle sue risorse. Siamo stati gli unici in Regione ad aver organizzato un convegno sulla mobilità su gomma delle merci con carburanti alternativi al diesel. Crediamo, insomma, di avere l’autorevolezza sufficiente per poter affermare che in questo momento vanno usate e valorizzate tutte le risorse del Paese, perché crediamo coi fatti nella green economy, nelle risorse rinnovabili e nella transizione energetica, ma abbiamo i piedi ben piantati per terra per capire che la transizione deve essere solida e graduale e non uno slogan. Soprattutto abbiamo aziende e lavoratori con know how e professionalità che meritano grande rispetto ed attenzione’.