News / Varie - lunedì 25 ott 2021 alle 14:31 | A cura dell'Ufficio Stampa
Il Premio Cultura 2021 di Confartigianato Emilia Romagna, opera in ceramica di Giosetta Fioroni, una delle più grandi artiste italiane contemporanee, è stato consegnato, sabato 23 ottobre, al ravennate Antonio Patuelli. Uomo di cultura, stimato studioso del Risorgimento, Patuelli è presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e del Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna.
'Oggi vogliamo dedicare questa giornata alla Cultura, non tanto alla cultura del saper fare artigiano di cui è intriso il nostro mondo, quanto a quella Cultura che deve essere alla base di ogni buon cittadino, quella cultura che non si impara solo sui banchi di scuola ma anche e, soprattutto, da persone come il Cavaliere Antonio Patuelli - ha detto Davide Servadei, presidente di Confartigianato Emilia Romagna, nel corso del proprio intervento - ecco perché oggi sono particolarmente onorato di potergli esprimere la gratitudine della Confartigianato. Egli ha saputo accendere dei veri e propri sprazzi di luce in un’epoca generalmente poco incline alla Cultura e ci dimostra come sia veramente possibile conciliare le ragioni dell’Economia con il fondamentale bisogno di Cultura nonché di salvaguardia delle lezioni del passato.
Il suo pensiero ha attraversato i secoli della storia d'Italia fino ai giorni nostri, ha avuto attenzioni per molti tipi di mondi, ma non unicamente in qualità di storico, piuttosto come esaltatore di momenti fondamentali e fondanti del nostro paese. E sono quelli che hanno posto le basi per lo sviluppo dell’Italia'.
'L’Artigianato è una osmosi continua tra la futura capacità di realizzazione e la capacità di sviluppare imprese, ed è questo un mondo nel quale l’Italia eccelle - ha detto Antonio Patuelli -. Un mondo che in Italia è assolutamente protagonista. Se l’Italia è fatta di tante storie, ha tanti aspetti che vengono dalle sue radici, che hanno una loro conservazione e al tempo stesso una rielaborazione continua, è anche merito del mondo dell’artigianato che ha la sua capitale in Italia. Dobbiamo essere consapevoli della nostra storia non solo in termini contemplativi, ma anche in termini dinamici avendo la capacità di valorizzare storia e cultura con iniziative di impresa e di sviluppo che in termini complementari possono tenere tutto assieme. Questa è la nostra potenzialità.
Per me è un onore essere qui oggi per ricevere questo premio - ha sottolineato Antonio Patuelli, prima del suo coinvolgente intervento-. Una giornata che mi sta offrendo intense emozioni. Intanto sono a Bologna, mia città natale, ricordo di tante esperienze e di tante attività. Siamo nel Palazzo dell’Archiginnasio, nella sede storica dell’Accademia Nazionale dell’Agricoltura dove aleggia un po’ lo spirito di mio padre, che è stato negli organi dell’Accademia per tanti anni. Sempre in questo edificio si trovano la biblioteca e l'archivio di un padre della patria come Marco Minghetti. E poi l’emozione di essere ospite di Confartigianato, accanto a tanti amici con i quali abbiamo condiviso percorsi comuni'.
'Abbiamo attraversato un momento difficile del Paese, i mondi che rappresentiamo, sono oltre 40.000 gli artigiani emiliano-romagnoli che si riconoscono in Confartigianato con oltre 3.000 funzionari che coprono ogni realtà locale e hanno contribuito a tenere in moto il Paese durante questi mesi difficili - è stata la conclusione del Segretario di Confartigianato Emilia Romagna Amilcare Renzi - gli imprenditori che non potevano operare non sono rimasti seduti ma hanno lavorato cercando di progettare la ripartenza che oggi è davanti agli occhi di tutti. Ci ritroviamo in questa occasione nella consapevolezza, ben chiara a tutti noi, che non ci può essere economia senza cultura. L’arte, la cultura e la storia contribuiscono all’identità delle comunità e, non meno importante per noi, sono un motore inesauribile di opportunità di lavoro per le filiere che rappresentiamo'.
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