News / Varie - giovedì 02 mar 2023 alle 10:34 | A cura dell'Ufficio Stampa
Nei giorni scorsi si è svolto a Faenza, presso il Settore dei Servizi alla Comunità dell’Unione della Romagna Faentina, l’incontro tra il nuovo CUPLA - Coordinamento Unitario Pensionati Lavoro autonomo di Ravenna, recentemente ricostituito a livello provinciale e del quale fa ovviamente parte anche ANAP Confartigianato - e i vertici del Distretto di Faenza. All’incontro erano presenti la Dottoressa Donatina Cilla dell’Ausl della Romagna, Direttrice del Distretto Socio Sanitario di Faenza, l’Assessore al Welfare del Comune di Faenza, Davide Agresti e la Dirigente al Welfare dell’Unione della Romagna Faentina, Antonella Caranese.
Il Segretario del CUPLA provinciale, Cameliani, è intervenuto portando all’attenzione i principali punti di interesse, sottolineando come sia importante conoscere il percorso delle Case di Comunità, lo stato di attuazione del piano degli investimenti dell’Ausl della Romagna nel territorio della Romagna Faentina al fine di coinvolgere tutti i pensionati appartenenti al CUPLA di Ravenna.
La Dottoressa Donatina Cilla dell’Ausl della Romagna, ha sottolineato come il futuro degli investimenti della Sanità dipenda molto dalle risorse derivanti dal PNRR. Tra le linee fondamentali del futuro della sanità territoriale vi saranno percorsi riguardanti la maggiore assistenza domiciliare: la Dirigente Ausl ha, a tal proposito, ribadito il ruolo centrale che avranno le case di comunità, coinvolgendo anche il terzo settore. Nel 2026 sarà operativa una nuova Casa della Salute a Faenza per la quale sono previsti 1,6 milioni di euro, ma per il suo completamento ne serviranno altrettanti. La direttrice del Distretto ha fatto anche sapere che dai fondi del PNRR arriveranno 100.000 euro per la Casa della Salute di Castel Bolognese, il cui aggiornamento richiederà però ulteriore stanziamento da parte dell’Ausl. La Dottoressa Cilla, inoltre, ha fornito dati relativi all’ospedale civile di Faenza, che al 31 dicembre 2019 aveva 222 posti letto, che poi si sono ridotti a circa 200 a causa del Covid e sono in fase di reintegro. “Si sono ridotti gli interventi chirurgici, che nel 2019 sono stati 3.700; nel 2023 contiamo però di andare oltre i 4.000 – ha detto la Dirigente Ausl -. Le sale operatorie sono 9 e possono rispondere a 8 diverse specialità chirurgiche. In un anno abbiamo contato 30.000 accessi al Pronto Soccorso e fornito 288.000 prestazioni ambulatoriali. Dopo l’apertura nel dicembre 2019 del nuovo Pronto Soccorso, costato 4,8 milioni, all’ospedale sono in corso altri lavori di ammodernamento per circa 7,2 milioni: si tratta di sistemazione dei tetti, adeguamento degli ascensori e dell’antisismica, spostamento della portineria all’ingresso, trasferimento di gastroenterologia, mentre altro, come il recupero dei locali dell’ex Pronto Soccorso, verrà fatto in seguito”.
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