UN PROTOCOLLO D'INTESA REGIONALE PER LO SVILUPPO DELLE COMUNITA' ENERGETICHE RINNOVABILI

News / Varie - martedì 14 mar 2023 alle 16:24 | A cura dell'Ufficio Stampa


E' stato siglato, lunedì 13 marzo scorso presso la Sede della Regione Emilia Romagna, il Protocollo d’intesa per Sviluppare le Comunità energetiche rinnovabili (CER) sul territorio. L'accordo prende lo spunto dalla consapevolezza che il futuro energetico non sarà più delle grandi centrali, ma che occorre mettere in campo un 'impegno comune e diffuso in tutto il territorio affinché l’energia, pulita e rinnovabile, possa essere sempre più di prossimità, autoprodotta e condivisa'.

E' sulla base di questo presupposto che nella nostra regione si è deciso di puntare alla messa in rete le piccole e medie imprese con le multiutilities, e fare in modo che vi siano così tutti gli strumenti utili per poter avviare gli investimenti green. Il Protoccolo d'intesa sottoscritto dalla Regione Emilia romagna con Gruppo Hera, Iren Smart Solutions Spa, Confartigianato e Cna nasce proprio da queste considerazioni, e punta a promuovere lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sul territorio regionale, coerentemente con gli ambiziosi obiettivi presenti nel Patto per il Lavoro e per il Clima, nel Piano energetico regionale 2030 e nel relativo Piano attuativo triennale 2022-2024.

'Questo Protocollo – ha sottolineato l’Assessore regionale allo sviluppo economico e green economy Vincenzo Colla va esattamente nella direzione indicata dalle politiche di promozione e sostegno alla diffusione delle Comunità energetiche rinnovabili. Politiche avviate dalla Regione già a partire dallo scorso anno, e che oggi stanno cominciando a raccogliere i primi frutti. È fondamentale, pertanto, che le imprese siano messe in rete con le nostre multiutilities, affinché abbiano tutti gli strumenti utili per poter avviare gli investimenti green. Il nostro impegno – ha concluso Colla – è raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati nel Patto per il Lavoro e il Clima: dobbiamo accelerare la transizione energetica dell’intero ecosistema regionale. Per farlo, dobbiamo coinvolgere tutti i soggetti territoriali, a partire dalle nostre imprese artigiane'.

I punti chiave del Protocollo d'intesa per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CERr) sul territorio
Il Protocollo d’intesa stretto dalla Regione con Gruppo Hera, Iren Smart Solutions Spa, Confartigianato e Cna dell'Emilia Romagna, importanti attori del territorio con competenze specifiche in tema di energia e legami forti con il tessuto imprenditoriale e produttivo dell’Emilia-Romagna, si inserisce nel quadro della Legge Regionale 5/2022 sull’energia.
L'obiettivo del Protocollo, di durata triennale, è quello di avviare una collaborazione tra le parti, ciascuna nell’ambito delle proprie competenze, per trarre un vantaggio reciproco dalla realizzazione di azioni congiunte di studio, ricerca e progettazione, con particolare attenzione al settore energetico. Le parti infatti intendono valorizzare, in un’ottica di sinergia, le rispettive competenze per definire strumenti di ausilio utili alla Regione per promuovere la diffusione di CER e realizzare interventi 'pilota' replicabili sul territorio.

La legge regionale
La Regione ha fatto propri gli obiettivi – posti dall’Unione europea e dall’Italia – di incremento della produzione di energia rinnovabile, sviluppo dell’energia di prossimità e contrasto ai fenomeni di povertà energetica, impegnandosi a sostenere e promuovere la diffusione delle Cer attraverso diversi strumenti.
In particolare, la legge regionale prevede l’erogazione di contributi e strumenti finanziari, coperti sia da risorse regionali che da risorse provenienti dai fondi europei, destinati sia ad accompagnare le Comunità energetiche nel loro percorso di costituzione e gestione, sia a sostenere i soggetti pubblici e privati (tra cui i Comuni, le associazioni imprenditoriali e di categoria, le Agenzie per l’energia) nella realizzazione di iniziative di comunicazione, informazione e partecipazione dei cittadini sui temi dell’energia rinnovabile, dell’autoconsumo, della condivisione e dell’efficientamento energetico.
Nonostante l’incertezza del quadro normativo nazionale, per rendere concrete le misure previste dalla legge, la Regione ha già attivato un apposito bando da 2 milioni di euro per sostenere il percorso di costituzione delle Comunità energetiche. Il bando ha riscosso notevole successo registrando la candidatura di 141 progetti di Comunità energetiche rinnovabili.

Il Piano triennale d’attuazione 2022-2024
Più efficienza energetica, sviluppo delle fonti rinnovabili, per coprire almeno un quinto di tutti i consumi, e forte accelerazione nella riduzione delle emissioni gas serra: sono essenzialmente questi gli obiettivi che la Regione Emilia-Romagna punta a raggiungere nei prossimi tre anni, con investimenti per 8,5 miliardi di euro cui si aggiungono i cofinanziamenti privati.

In Emilia-Romagna queste risorse verranno indirizzate su tre settori:
• l'abitare
• la mobilità
• la produzione.
Lo prevede il Piano triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale 2030.

I bandi regionali per il Piano energetico
Per dare concretezza al Piano, la Regione ha già varato i primi tre bandi.
Un primo bando (da 13 milioni di euro), a fondo perduto, per le imprese manifatturiere e dei servizi che investono per la riqualificazione energetica degli edifici e nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinate all’autoconsumo, nonché per il miglioramento/adeguamento sismico dei propri edifici.
Un secondo bando, che destina 30 milioni di euro sempre per la riqualificazione energetica e impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo e per interventi finalizzati al miglioramento/adeguamento sismico; destinatari, gli edifici pubblici.
Il terzo bando (appena chiuso) sostiene la costituzione e la progettazione delle Comunità energetiche rinnovabili (CER), che stanzia risorse per 2 milioni di euro a copertura dei costi per l’avvio.

Per Davide Servadei, Presidente regionale di Confartigianato: 'la firma sul protocollo per lo sviluppo delle comunità energetiche rappresenta un piccolo primato, perché siamo i primi a livello nazionale. In momenti come questi di grande sfida ognuno deve fare la sua parte. Mi fa molto piacere che questa proposta nasca da Confartigianato e Cna dell’Emilia Romagna, le due associazioni che rappresentano il mondo dell’artigianato e delle micro, piccole e medie imprese. Dobbiamo ringraziare la Regione che si è dimostrata subito sensibile e che ha reso possibile questo protocollo con il coinvolgimento delle due multiutility, Hera e Iren Smart Solutions, che hanno subito condiviso il progetto.
Oggi il tema dell’indipendenza energetica è un assunto condiviso a tutti i livelli, dall’Unione Europea fino alla Regione, quindi il nostro mondo, che ha una grandissima capillarità a livello territoriale, e che messo assieme è un grande consumatore di energia, non poteva restare fermo. Sono convinto che questo accordo avrà ricadute positive sui territori, aiuterà i processi di decarbonizzazione grazie alla possibilità importantissima di potere consumare energia all’interno delle comunità energetiche che abbiamo contribuito a far nascere. Ora attendiamo buone notizie dalla Commissione europea e dal Governo che devono dare il via ai decreti attuati, intanto la nostra parte l’abbiamo fatta anticipando i tempi per farci trovare pronti appena ci sarà il via libera'.


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